ITALIA
Roghi da Sud a Nord
Incendi, oggi 850 interventi dei Vigili del Fuoco
La situazione è in miglioramento rispetto ai giorni scorsi ma la guardia resta ancora alta
Il numero maggiore di roghi si è verificato in Sicilia, dove i Vigili del fuoco hanno effettuato 210 interventi. Seguono la Calabria con 160 interventi, la Puglia con 140 interventi, il Lazio con 130 e la Campania con 120. Incendi attivi in Sicilia in provincia di Catania, tra i comuni di Adrano e Castiglione, di Palermo e di Enna. Su quest`ultima, nel comune di Piazza Armerina, hanno operato 2 Canadair, un S64 e via terra alcune squadre schierate a protezione delle abitazioni. Interventi anche in Sardegna: le zone più battute dai velivoli Vigili del Fuoco rimangono quelle in provincia di Olbia e Nuoro.
Olbia, spento rogo divampato a San Teodoro
E' stato domato in poco tempo l'incendio divampato a fine mattinata a San Teodoro (Ss). Uno dei Canadair impegnato da stamane nelle operazioni di bonifica ad Alà dei Sardi e tra Loculi e Irgoli, è stato dirottato sul posto non appena è scoppiato il nuovo rogo. Il Corpo Forestale regionale ha richiesto l'autorizzazione a spostarlo temporaneamente su San Teodoro. Il Centro operativo unificato del Dipartimento di Protezione Civile ha immediatamente dato il via libera e l'aereo, con quattro lanci, ha spento l'incendio. Squadre e mezzi dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile, del Corpo forestale, operai dell'Agenzia Forestas, e dei Barracelli, sono al lavoro anche in queste ore per la bonifica delle aree interessate dal fuoco e nel presidio dei territori più a rischio.
Due roghi nel genovese
Il primo rogo ha riguardato la collina al confine tra il comune di Genova e quello di Arenzano dove un incendio, per cause ancora da chiarire, a causa del forte vento ha creato problemi al vicino tratto autostradale della A10, per il fumo all'altezza di Vesima. Un altro focolaio ha interessato il sul monte Reixa, tra la delegazione di Voltri e le località di Campenave e Crevari. Qui sono intervenuti anche gli elicotteri per impedire al fuoco di arrivare a lambire le zone abitate. Il fumo ha avuto ripercussioni sulla provinciale del Turchino creando disagi.
Ancora criticità in Campania, si valutano i danni
Personale e volontari della Protezione civile regionale, oltre ai vigili del fuoco, presidiano e intervengono nei punti rimasti ancora critici: gli Astroni, il versante di Terzigno del Vesuvio e i Monti Lattari dove insistono focolai a ridosso delle due costiere, amalfitana e sorrentina. E mentre parte la ricognizione degli ingenti danni, sono in atto le valutazioni sulle possibili conseguenze ambientali degli incendi dell'ultima settimana. Nel frattempo, la procura di Napoli sta indagando, in un procedimento contro ignoti, per disastro ambientale e distruzione di habitat all'interno di un sito protetto. Reati che vanno ad aggiungersi all'ipotesi di incendio boschivo, formulata nei giorni scorsi quando è stato aperto il fascicolo. Alla base della configurazione delle due ipotesi di reato, i gravi danni all'ecosistema arrecati nell'area del parco del Vesuvio. A indagare anche le procure di Torre Annunziata e di Nola.
Vesuvio, una task force salverà gli animali dai roghi
Una task force in prima linea, con tutti i coordinatori provinciali e i medici veterinari, per trovare gli animali che, a causa degli incendi sul Vesuvio, hanno bisogno di cure. L'iniziativa è del Movimento Animalista della Campania. "Nei giorni scorsi - dice la coordinatrice regionale Stefania Greco, che è anche presidente di sezione locale della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente - abbiamo aiutato Margherita Garofalo (delegata del Movimento Animalista di Napoli ndr) a mettere in salvo tutti i 66 cani del suo rifugio 'Gli Angeli randagi del Vesuvio' minacciato dal fumo e dalle fiamme". "Nei giorni successivi - ha detto ancora Greco - non ci siamo fermati un attimo e ci siamo mossi fra i vari rifugi per portare cibo e medicinali ai quattrozampe". Adesso, però, il Movimento Animalista della Campania ha deciso di raddoppiare lo sforzo: "Mentre aiutavamo i cani dei rifugi - aggiunge Greco - ci siamo accorti che c'erano altri esseri viventi che non riuscivamo a raggiungere: i randagi e gli animali selvatici. Cosi' abbiamo deciso di creare una vera e propria task force, capitanata dal nostro attivista Giovanni Ferrara, che si avventurera' nelle aree consumate dalle fiamme. Grazie ai mezzi e le attrezzature (automedica, furgoni, ambulanza veterinaria e medici veterinari) messi a disposizione da Ferrara saremo impegnati per almeno tre giorni nelle aree del Vesuvio maggiormente colpite per effettuare una attivita' di ricognizione e controllo, chiaramente coinvolgendo e facendoci guidare da Vigili del Fuoco o Carabinieri forestali".