POLITICA
Il caso
Mose, la Corte conti istituisce una commissione d'indagine e apre un fascicolo
"Eventuali casi individuali di corruzione o comportamenti illeciti da parte di magistrati della Corte, di per sé gravissimi e lesivi dell'onorabilità dell'istituzione, vanno individuati e puniti con la massima sollecitudine e severità" ribadisce in una nota il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri
A presiederla è stato nominato il Presidente di sezione Adolfo De Girolamo. Squitieri ha chiesto un primo rapporto entro quindici giorni. Ieri, giovedì 5 giugno, inoltre, il procuratore generale, Salvatore Nottola, ha aperto un fascicolo "atti relativi alla vicenda del Mose ed eventuali responsabilità di magistrati della Corte dei conti". Nella nota Squitieri ribadisce che "eventuali casi individuali di corruzione o comportamenti illeciti da parte di magistrati della Corte, di per sé gravissimi e lesivi dell'onorabilità dell'istituzione, vanno individuati e puniti con la massima sollecitudine e severità, e che la Corte assicura alla magistratura ordinaria tutto il supporto tecnico che si ritenga necessario da parte degli inquirenti.
"Tali casi, ove accertati", conclude il comunicato, "sarebbero ancor più gravi in quanto danneggiano profondamente l'opera quotidianamente espletata da una corpo di magistrati onesto, preparato e dedito all'esclusivo interesse della Repubblica a tutela delle pubbliche finanze".