Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/incidenti-lavoro-5-operai-cadono-cisterna-almeno-un-morto-305093d6-8dbd-434c-bd89-7e76ca19826b.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Incidente sul lavoro

Messina, cinque operai cadono in una cisterna, tre morti

È accaduto sulla nave Sansovino nel porto della città siciliana. Il ministro del Lavoro, Poletti: "Intensificare impegno per prevenire ed evitare gli incidenti"

Messina nave Sansovino (Ansa)
Condividi
È salito a tre morti il bilancio dell'incidente sul lavoro avvenuto questo pomeriggio sulla nave Sansovino ormeggiata nel porto di Messina. Anche gli altri due operai che erano in gravi condizioni, dopo essersi sentiti male mentre pulivano la cisterna del traghetto, sono deceduti nel Policlinico di Messina.

Erano in tutto cinque gli operai al lavoro in una cisterna della nave Sansovino della Caronte & Tourist, ormeggiata al molo Norimberga del porto di Messina. Gli operai stavano eseguendo lavori di pulizia nei serbatoi del carburante quando hanno accusato dei malori e sono precipitati all'interno della cisterna; sono stati recuperati da diverse squadre dei vigili del fuoco intervenute sul posto e trasportati al policlinico. Uno di loro è morto durante il tragitto, altri due, come detto, in ospedale.

Il ministro del Lavoro Poletti: "intensificare impegno per prevenzione"
Intensificare la prevenzione e i controlli per evitare gli incidenti sul lavoro. È l'impegno indicato dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, a seguito del gravissimo incidente sul lavoro verificatosi oggi a bordo della nave traghetto Sansovino a Messina.

"Esprimo il mio cordoglio sincero e la mia vicinanza alle famiglie dei lavoratori vittime del gravissimo incidente che si è verificato oggi sul traghetto Sansovino - afferma Poletti - Sono profondamente rattristato per questa tragedia che rappresenta un monito, per tutti, sulla necessità di intensificare ancora di più l'impegno per la prevenzione degli infortuni ed i controlli del rispetto delle norme di sicurezza, specialmente nelle attività più rischiose. "Il lavoro - conclude il ministro - deve sostenere la vita delle persone, non distruggerla".
Condividi