POLITICA
Confindustria: bivio tra riforme e non far nulla
Ipotesi elezioni il 4 marzo, Salvini: bene, meglio un election day con Regionali
In particolare articoli sulla stampa nazionale hanno ipotizzato una road map che porterebbe ad elezioni il prossimo 4 marzo. In questo scenario, dopo l'approvazione della manovra (alla Camera il 20 e in Senato entro il 22 dicembre), il Capo dello Stato potrebbe sciogliere il parlamento.
Minniti: probabile fine legislatura a marzo
"Se qualcuno avesse detto che la legislatura iniziata nel 2013 si fosse conclusa a marzo 2018, come sembra probabile, nessuno ci avrebbe creduto". Lo ha detto il ministro dell'Interno Marco Minniti intervenendo alla presentazione del nuovo rapporto di previsione del Centro studi di Confindustria che mette in guardia dai rischi di instabilità politica.
Confindustria: bivio tra riforme e non far nulla
Il centro studi Confindustria (CSC) ha elaborato un rapporto sulle prossime elezioni politiche che - si legge - "si presentano come un test molto rilevante e disegnano per il Paese una biforcazione tra il proseguire lungo il cammino delle riforme o non far nulla (che in termini relativi, vuol dire arretrare), se non proprio tornare indietro. L'instabilità politica e le misure demagogiche prese per motivi di consenso seminano una pianta i cui frutti maturano nel medio-lungo periodo, operando attraverso l'abbassamento del potenziale di crescita, anche per la mancata approvazione di quelle riforme che. al contrario, tale potenziale elevano - spiega il Csc - Questo si applica particolarmente all'Italia, sia come spiegazione delle origini antiche del suo male di lenta crescita sia come rischio di non perseverare nella prosisma legislatura lungo le linee di politica economica e di cambiamento faticosamente intraprese negli ultimi anni".
Toti: contento se si vota presto
"Io sono contento se si vota presto dopodiché sarà Mattarella, e non voglio minimamente entrare nelle prerogative della massima carica dello Stato, a sciogliere le Camere quando riterrà opportuno e a convocare le elezioni quando riterrà opportuno". Cosi il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti commenta l'ipotesi di voto nei primi giorni di marzo. "Prima si scioglie questo Parlamento e più si evitano ulteriori guai come lo Ius Soli, il fine vita o altre trovate fantasiose di fine legislatura - conclude il governatore ligure - che non mi sembra il momento opportuno di discutere".
M5S: partiti votino su intervento Osce
"Oggi, in commissione Affari costituzionali alla Camera, si voterà la risoluzione promossa dal MoVimento 5 Stelle, e volta a chiedere l'intervento dell'Osce, per monitorare le elezioni politiche in Italia". È quanto affermano in una nota i deputati M5S della commissione Affari costituzionali, che aggiungono: "Riteniamo che sia fondamentale e importante la presenza di un organo terzo, anche alla luce dei gravi episodi legati al voto di scambio verificatisi in Sicilia. Per queste ragioni, dato che si parla di libertà di voto dei cittadini italiani, e di interventi contro possibili brogli elettorali e fake news, non vediamo nessuna ragione per cui tutti gli altri partiti non debbano votare la nostra risoluzione o rimandarne l'approvazione".