ITALIA
Indagine Istat
Coronavirus, tra marzo e aprile nei comuni italiani più colpiti 20 per cento di decessi in più
Rispetto al dato medio dello stesso periodo tra il 2015 e il 2019. A Bergamo morti quintuplicate: in 39 capoluoghi del centro-nord +77%
A marzo decessi quintuplicati a Bergamo rispetto a 2015-2019
"Il consolidamento dei dati e l'estensione del periodo di osservazione mettono ulteriormente in evidenza la situazione particolarmente critica dei Comuni della provincia di Bergamo. Il capoluogo vede quintuplicare i decessi per il complesso delle cause per il mese di marzo e per i primi quattro giorni di aprile, passando da una media di 141 casi nel 2015-2019 a 729 nel 2020. Incrementi della stessa intensità, quando non superiori, interessano la maggior parte dei comuni della provincia bergamasca". Lo fa presente l'Istat in una nota sui decessi del 2020, con "informazioni utili alla comprensione della situazione legata all'emergenza sanitaria da Covid-19". "Situazioni particolarmente allarmanti - si legge ancora - si riscontrano anche nella provincia di Brescia, nel cui capoluogo i decessi per lo stesso periodo sono triplicati: da 212 nel 2015-2019 a 638 nel 2020. Va ancora rilevato come incrementi ben superiori al 200% siano presenti anche in capoluoghi come Piacenza (283%), Pesaro (246%) o Cremona (345%). Tra i Comuni verificati che entrano nella selezione per la prima volta, si segnala Bologna che presenta un incremento del 22% dei decessi dal primo marzo al 4 aprile, rispetto alla media dei decessi dello stesso periodo degli anni 2015-2019. Tale incremento si è consolidato proprio nell'ultima settimana (28 marzo - 4 aprile), in cui si sono registrati 135 decessi contro una media di 110 delle settimane precedenti".
In 39 capoluoghi del centro-nord decessi a +77 per cento
L'Istat continua a fornire i dati sui decessi dal primo marzo al 4 aprile 2020 principalmente per i comuni del centronord, tra i piu' colpiti. Restano sconosciuti per l'Istat i dati di grandi città come Torino, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Ancona, Pescara, Bari, Palermo, Reggio Calabria, Cagliari. Questo è valso sia per i dati delle prime tre settimane di marzo, sia per quelli relativi al periodo 1-28 marzo, sia per quelli, diramati in queste ore, relativi ai decessi nel periodo 1 marzo-4 aprile 2020.
La questione e' dirimente, anche perché, ad esempio, i dati forniti dal comune di Roma per la mortalita' del mese di marzo 2020 segnano appena un +1,17% rispetto all'analogo periodo del 2019. Il dato, fornito oggi dall'Istat, riguarda complessivamente 1691 comuni su 7904. I 1691 comuni sono soprattutto del centronord, nelle aree piu' colpite. Nei 39 comuni capoluogo su 111, di cui l'Istat fornisce i dati, i decessi sono aumentati nel periodo 1 marzo-4 aprile del 77% rispetto all'analogo periodo del 2019.
Il comune capoluogo piu' colpito resta Bergamo, i cui morti passano da 151 a 729 (+382,8%). Seguono Piacenza da 121 a 495 (+309,1%), Cremona da 97 a 375 (+286,6%), Pesaro da 108 a 344 (+218,5%), Lodi da 52 a 188 (+261,5%), Brescia da 210 a 638 (+203,8%), Sanluri da 6 a 21 (+250%). Peggiora il dato di Milano: nelle prime tre settimane di marzo era al +17,4%. Nelle prime 4 settimane i decessi sono aumentati a +41%. Nel periodo dal primo marzo al 4 aprile siamo a +49,3%. Peggiora anche il dato di Genova che passa da + 33,6% di marzo a +54,4% del periodo 1 marzo-4 aprile. Bologna, che compare per la prima volta nella tabella, e' a +22%. Il comune capoluogo del centronord, i cui dati dell'Istat sono disponibili, meno colpito e' Sondrio (+6,5%). A marzo il comune capoluogo del centronord meno colpito era La Spezia, la cui mortalità è pero' aumentata da +9,9% a +20%