Banda larga, Italia batte Grecia e Cipro

di Celia Guimaraes 11 dicembre 2013L'Italia è al terzultimo posto nella classifica europea per lo sviluppo della banda larga. La conferma della lentezza nell'aggiornamento tecnologico del nostro Paese arriva dal  rapporto su reti e servizi di nuova generazione 2013 realizzato da I-Com.  Peggio dell'Italia soltanto la Grecia e Cipro.  

Il rapporto si basa sull'indicatore sintetico delle performance dei diversi Paesi europei che misura la ​penetrazione della larga banda fissa (l'Italia è quartultima con un tasso del 55% contro una media Ue del 72%); la velocità di connessione (l'Italia è in coda alla classifica con solo lo 0,1% delle connessioni a 30 megabit/s  mentre 14% è la media Ue); la fibra ottica (solo il 2% delle connessioni in Italia usa questa tecnologia).  

Nello sviluppo complessivo della banda larga l'Italia ha un punteggio pari alla metà di quello della Svezia, che guida la classifica.  Anche la Germania, al ventesimo posto, sconta la scarsa diffusione della fibra ottica, mentre la Spagna, quintultima, è carente nello sviluppo della banda larga.

Ritardo nell'e-commerce. riscatto nel mobile 
Poco più della metà degli italiani accede regolarmente ad internet, con ricadute nell' e-commerce che in Italia mostra debolezze sorprendenti: e' terzultima con il 17%, contro una media Ue del 44%. Unico dato positivo quello relativo alle connessioni broadband sul segmento mobile, il cui tasso di penetrazione risulta superiore alla media europea (14,3% rispetto al 9% Ue), assegnandoci il sesto posto. 

La posizione di vantaggio acquisita dal nostro Paese nei primi anni 2000 si è ribaltata in favore di altri che hanno maggiormente investito nel settore, come la Francia, con 6,8 milioni di abitazioni collegate con la broadband contro i 2,6 milioni dell'Italia.