Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/ius-soli-lupi-ministri-ap-non-voteranno-fiducia-servono-modifiche-53b588cc-f486-4840-aa96-df1f0d1e8701.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Salvini: blocchiamo Parlamento

Ius soli. Lupi: ministri Ap non voteranno fiducia, servono modifiche

"Su una legge così importante non si può fare una forzatura inutile come l'introduzione della fiducia - spiega il capogruppo di Alternativa Popolare alla Camera - a meno di non voler trasformare, a fine legislatura, il Senato in un'arena" 

Condividi
Continua il braccio di ferro tra le varie forze politiche sullo Ius Soli. Lo strappo - che si è consumato nelle ultime settimane sul riconoscimento del diritto di cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia - non si ricuce. Le posizioni continuano a restare molto distanti tra chi parla di atto di civiltà e chi accusa il Pd di voler ottenere con questa 'mossa' più voti alla prossima tornata elettorale. E così - secondo indiscrezioni di palazzo - il governo potrebbe ricorrere alla fiducia. Ipotesi che ha molto irritato Maurizio Lupi, capogruppo di Alternativa popolare alla Camera, che ospite di Agorà su Rai Tre ha tenuto a precisare: "Su una legge così importante non si può fare una forzatura inutile come l'introduzione della fiducia, a meno di non voler trasformare, a fine legislatura, il Senato in un'arena facendo di un importante provvedimento una bandierina politica che le varie tifoserie possono sventolare in campagna elettorale. Noi non ci stiamo e ribadiamo che i ministri AP non voteranno la fiducia e chiediamo modifiche importanti al Senato, affinchè si arrivi a uno Ius culturae che è cosa ben diversa dallo Ius soli". 





A questo punto diventa sempre più complicato il rapporto tra governo e Ap. Il Guardasigilli Andrea Orlando aveva infatti avvertito: "Per me è molto importante lo ius soli. Se Ap si prenderà la responsabilità di farlo fallire, per i contenuti di quella legge e non per Alfano in sè, sarà molto difficile fare una alleanza con loro". Il ministro degli esteri, nonchè leader di Ap, ieri da New York - in occasione della 72esima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite - aveva sottolineato: "Noi abbiamo votato lo ius soli nel 2015 e io sono stato a sostegno di quel voto. Abbiamo ribadito un tema che riguarda la opportunità temporale non la sostanza del provvedimento. Cioè l'idea che una cosa giusta, fatta al momento sbagliato, possa tradursi in qualcosa di sbagliato". Ed ha aggiunto: "si tratta di un provvedimento che dal nostro punto di vista deve essere emendato, perchè ci sono alcune cose che non funzionano. Di questo io parlerò nella sede del mio partito martedì 26 settembre" 

Con l'approvazione dello Ius soli la sinistra potrebbe ritrovare anche l'unità. In due distinte lettere - inviate a 'Repubblica' e 'Corriere della Sera' - il leader di Campo Progressista Giuliano Pisapia sostiene che l'ok alla legge "sarebbe un atto di civiltà contro la resa allo spirito dei tempi, la prova che siamo capaci di riprendere quell'egemonia culturale che la sinistra, l'associazionismo laico e cattolico, il civismo e la tradizione liberale, sembrano aver smarrito, per questo è da qui che vogliamo ripartire". E auspica: "l'unità di un centrosinistra plurale, inclusivo e radicalmente innovativo".

Della possibilitò del ricorso all'ennesima fiducia aveva parlato indirettamente nei giorni scorsi anche il premier Paolo Gentiloni: "Non basta il coraggio, che è utile, ma occorrono i numeri per approvare la legge. Lavoreremo per avere le condizioni per approvarla anche al Senato. Punto".  A sua volta il ministro delI'Interno Marco Minniti incoraggia le forze di governo ad andare avanti: "Penso che noi dobbiamo fare di tutto per approvare lo ius soli in questa legislatura, penso che ci sono le condizioni per costruire una maggioranza parlamentare". 

Di "errore culturale" continua a parlare il leader leghista Matteo Salvini: "La cittadinanza anticipata è l'antipasto del diritto di voto anticipato, è una scelta elettorale della sinistra", aggiunge il segretario nazionale della Lega Nord. Se provano a iniziare, a pronunciare la parola 'ius soli', siamo pronti a bloccare il Parlamento. E se non basta bloccarlo dentro, lo blocchiamo fuori".  Dello stesso avviso anche la Presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che ha ribadito: “Il vero obiettivo dello ius soli, che nessuno vuole dire è quello di dimezzare i tempi per ottenere la cittadinanze e di fare, prima delle elezioni politiche, 800 mila nuovi cittadini“.
Condividi