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ITALIA

Proposta della senatrice Emanuela Munerato

Jobs act, in Italia come in Francia si potranno "regalare" le ferie ai colleghi che ne hanno bisogno

La proposta della senatrice leghista è a costo zero e prevede che si possano cedere giorni di ferie e permessi ai colleghi che devono assistere un parente malato o che hanno bisogno di lunghi periodi per cure da affrontare

(foto archivio)
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Regalare un giorno di ferie, o un permesso retribuito ad un collega che lavora nella stessa azienda e si trova nelle condizioni di doversi assentare per assistere un parente malato, o perché deve lui stesso ricorrere a delle cure lunghe e complicate, e si trova nelle condizioni di non aver giorni a disposizione. Una possibilità che già esiste in Francia, introdotta nell’ordinamento transalpino dopo il caso di  Mathys Germain, un bambino di soli 10 anni affetto da tumore, e di suo padre Christophe, cui i colleghi decisero di devolvere i propri giorni per assistere il figlio. Un’iniziativa “privata” divenuta poi legge dello stato a Parigi e che ora la senatrice leghista Emanuela Munerato ripropone in Italia. Una proposta a costo zero che, come conferma il relatore di maggioranza Maurizio Sacconi, verrà adottata ed inserita nel Jobs Act, il disegno di legge delega sul lavoro che nei prossimi giorni passerà al vaglio della commissione lavoro al Senato. 

In pratica, come avviene oltralpe, la novità prevede la possibilità da parte di un dipendente (sia pubblico che privato) di rinunciare a uno o più giorni di ferie per farne “regalo” a un collega di ufficio o di reparto che abbia specifiche esigenze familiari. In dettaglio, nell’emendamento alla norma del Jobs act che tratta “di maternità e conciliazione dei tempi di vita e lavoro” si stabilisce di garantire questa possibilità in caso di figli minori affetti da gravi malattie, patologie, handicap o vittime di incidenti che necessitino di presenza fisica e cure. Maurizio Sacconi, ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e attuale presidente della commissione lavoro del Senato e relatore di maggioranza, ritiene che la proposta verrà approvata e aggiunge che così facendo “si concepisce l’azienda come una comunità di persone nella quale dotarsi di servizi solidali”. Una buona prassi per un modello di welfare avanzato che in Italia è già stato declinato pur in assenza di una legge. 

Il caso di Mathys
La storia di Mathys non è una storia a lieto fine, ma la solidarietà che ha circondato Christophe Germain, un lavoratore dello stabilimento Badoit di Saint Galmier, è servita a trasformare un atto di generosità in una legge. Mathys, il figlio di Christophe Germain, era una bambino malato di tumore. Nel 2009, dopo l’ennesima ricaduta, il padre si trovò nell’impossibilità di continuare ad assisterlo poiché aveva utilizzato tutti i giorni di vacanza e di permesso a sua disposizione. Nacque così l’iniziativa, concordata tra l’azienda e i suoi colleghi, di poter rinunciare ai giorni di permesso retribuito e trasferirli a Christophe per consentirgli di restare vicino al piccolo. Un tempo prezioso, che ha permesso al padre di essere a fianco del figlio fino all’ultimo giorno di vita.
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