POLITICA
Sicilia
Lampedusa, Giusi Nicolini non è più sindaco, il testimone passa a Salvatore Martello
Salvatore Martello, è stato sindaco di Lampedusa per due legislature fino al 2001. Sia Martello che Nicolini provengono dalle fila del P.c.i.
Giusi Nicolini è componente della segreteria nazionale del Pd, ha ricevuto il premio Premio Unesco per la Pace. A ottobre scorso Nicolini è stata una delle quattro donne "simbolo dell'eccellenza italiana" che ha accompagnato il premier Matteo Renzi alla Casa Bianca per la cena con l'ex presidente degli Stati Uniti, Obama.
Comunali: Zampa, grazie a Giusi Nicolini
"Un abbraccio immenso e un ringraziamento a Giusi Nicolini per lo straordinario lavoro fatto a Lampedusa e per l'impegno profuso a far crescere un senso di umanità più profondo e diffuso, a tutelare i diritti dell'uomo e la dignità dei più fragili". Lo afferma Sandra Zampa, deputata del Partito democratico. "Con il suo lavoro Giusi Nicolini ha posto interrogativi alle nostre coscienze e al mondo e ha fatto in modo che l'isola di Lampedusa diventasse un esempio di buona accoglienza. Per tutti noi resterà la sindaco della pace e della convivenza".
Il neo sindaco di Lampedusa: "Sui migranti non subiremo più"
"I lampedusani hanno deciso di cambiare e cambieremo. Su tutto". Il neo sindaco di Lampedusa Martello si prende una rinvincita. "Noi non siamo contrari all'accoglienza - spiega Martello - ma devono essere riviste tante cose. Vogliamo essere coinvolti e non vogliamo essere più considerati l'ultima frontiera muta, senza diritto di parola e di dire la nostra". Insomma, i lampedusani, fa capire, nelle stesse ore in cui sbarcano 102 migranti, non subiranno più: "Ci spieghino regole, tempi di permanenza, spazi e responsabilità e ci ascoltino".
Nicolini: "Ho lavorato per il bene delle isole"
“Mi sono ricandidata perché ci tenevo a completare il lavoro avviato in questi cinque anni, per raggiungere traguardi importanti e cambiamenti rilevanti nelle nostre isole. Non è stato possibile e sono convinta che non siano state le posizioni in tema d'accoglienza che hanno prodotto questo risultato". Lo dice Giusi Nicolini.
"In questi anni, in materia di immigrazione, ho solo raccontato il ruolo di Lampedusa - spiega -. Abbiamo sconfitto l'emergenza immigrazione e siamo riusciti a dare spazio al turismo. Le ragioni della mia sconfitta vanno ricercate altrove: sul futuro delle isole, sull'uso del territorio, sull'espansione edilizia e la lotta alla corruzione. Stavamo facendo un grande lavoro. Non è stato apprezzato".
Il leitmotiv della campagna elettorale è stato uno soltanto: i premi e i riconoscimenti che Giusi Nicolini ha raccolto durante il suo mandato. "Mi hanno attaccato tutti per questo, ma ho solo portato il nome di Lampedusa nel mondo - spiega -. Non ho fatto alcuna carriera politica, ho rifiutato la candidatura alle Europee nell'aprile del 2014. La volontà di ricandidarmi a sindaco dimostra il contrario. Papa Francesco è venuto a Lampedusa per Lampedusa, non per il sindaco; il presidente della repubblica perché sono stata brava a organizzare l'inaugurazione del museo".
"Se avessi voluto utilizzare la mia visibilità in termini personali - conclude - non mi sarei neppure ricandidata a sindaco, avrei perseguito la carriera politica e non avrei nemmeno subito l'umiliazione della sconfitta. Ho lavorato, in questi anni soltanto per il bene delle isole e non certamente per me".