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TECH

Ecco come fibra ottica, cloud, idrogeno, mappe intelligenti cambieranno la guida

Bye bye, cara vecchia superata automobile

Un top manager di Fiat Chrysler entra a far parte della scuderia Apple. A che fare? Secondo gli osservatori, è una ulteriore conferma dell'ingresso di Cupertino nel settore delle auto elettriche con una 'iCar' in arrivo entro il 2020. Anno in cui avremo la Google Car senza guidatore e probabilmente le reti ultrabroadband per far comunicare le macchine tra loro e con gli oggetti domestici e le autostrade. Faranno lunghi viaggi con batterie a energia solare o a idrogeno. Noi potremo occuparci d'altro.

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di Celia Guimaraes Apple ha appena acquisito un ‘peso massimo’ dell’industria automobilistica, sottraendolo a Fca. Si tratta dell’ex ‘senior vice president per la qualità’ di Fiat-Chrysler, Doug Betts, che vanta un'esperienza trentennale nell'industria dell'auto a Michelin, Nissan, Toyota. Tanto è bastato per rinfocolare le speculazioni sul debutto della società di Cupertino nell'industria dell'auto con una vettura elettrica.
 
Secondo quanto scrive il Wall Street Journal, il manager sarebbe stato inserito nel dipartimento "operations" di Apple da circa un mese, indiscrezione in parte confermata dall’aggiornamento del profilo personale di Betts su LinkedIn.
 
Sempre il Wall Street Journal aveva rivelato da qualche mese che Apple sta lavorando ad un progetto segreto denominato "Titan" per costruire un'auto elettrica e che a questo scopo avrebbe assunto centinaia di dipendenti, che ora verosimilmente sarebbero capeggiati da Doug Betts. L'auto elettrica di Apple, secondo indiscrezioni di Bloomberg, potrebbe andare in produzione nel 2020, competere con i giganti Tesla e General Motors, così come con Google. E diventare "il peggiore incubo di Detroit".
 
Interesse reciproco
Anche l'amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne, nel corso di un recente viaggio in California, ha incontrato gli amministratori delegati di Apple e di Tesla, Tim Cook ed Elon Musk, e a Mountain View ha avuto l'occasione di salire a bordo dell'auto senza guidatore di Google, secondo quanto hanno riferito diversi quotidiani americani. La stampa italiana invece non ha tralasciato di ricordare che durante la conference call per i risultati trimestrali di Fca, Marchionne aveva osservato che se l'appello al taglio dei costi e al consolidamento non fosse stato recepito dall'industria, allora si sarebbe potuto parlare "con Apple e Google".
  
Cook e le auto
Dell'incontro con Tim Cook Sergio Marchionne non ha raccontato molto, limitandosi a riferire l'interesse dell'amministratore delegato di Cupertino all'industria dell'auto. Anche questa visita comunque è stata letta come una conferma indiretta che Apple sta per realizzare una sua auto elettrica, a esempio del progetto Google Car, prototipo di ‘veicolo autonomo’ presentato nel maggio 2014:

 
Google va avanti
Secondo Reuters, Google da gennaio di quest’anno è impegnata in scambi di idee con le più grandi case automobilistiche e ha messo insieme un team di fornitori, sia tradizionali che non tradizionali, per portare in produzione le auto che si guidano da sole entro il 2020. Lo ha confermato lo stesso direttore del ‘self-driving car project’ di Google, Chris Urmson, che ha citato come possibili partner General Motors, Ford, Toyota, Daimler e Volkswagen.
 
Samsung si inserisce
Le auto elettriche potrebbero essere uno dei grandi affari economici tra circa cinque anni. Circa due milioni di esemplari venduti nel 2014, che potrebbero diventare otto milioni nel 2020.
 
La Tesla Model S, elettrica e ‘insane’
 
Non poteva mancare tra i grandi player l’azienda sudcoreana Samsung, che dovrebbe entrare nel segmento grazie all’acquisto del settore delle batterie per auto elettriche dell’azienda austriaca Magna Steyr, fornitrice a sua volta delle più grandi case automobilistiche mondiali.
 
Scenari all’idrogeno
Per il Meta-Council on Emerging Technologies del World Economic Forum, in un futuro ancora più vicino avremo le auto con batterie alimentate a idrogeno. Si parla dei veicoli a celle combustibili da diverso tempo, visti i molti e notevoli potenziali vantaggi rispetto ai veicoli elettrici e a quelli alimentati da idrocarburi. Eppure, solo recentemente sono stati raggiunti i livelli tecnologici necessari per permettere ai produttori di auto di cominciare a pianificarne la commercializzazione. Inizialmente, il prezzo sarà di circa $70.000, ma dovrebbe diminuire notevolmente nei prossimi due anni, con l’aumento nei volumi di produzione.
  
Altre integrazioni
Intanto, a Cupertino si lavora sempre più all'integrazione tra sistema operativo iOS e le automobili. Lo sviluppo di questo settore viene da lontano. Nel luglio 2014  Apple aveva annunciato nuove partnership nel settore automotive per portare il suo sistema  CarPlay sulle auto di Fiat Chrysler, vale a dire Alfa Romeo, Abarth, Jeep, Dodge e Ram, dopo averlo presentato a bordo della Ferrari FF al Salone dell’auto di Ginevra, nel arzo 2014. CarPlay all’epoca è stato presentato come ‘il modo più semplice e sicuro di usare l’iPhone in auto’. Ecco la presentazione:

 
Tecnologia per utilitarie
Ci sono esempi di auto con tecnologia integrata anche tra i veicoli destinati al pubblico del segmento medio. Nel 2014 Ford ha scelto il Mobile World Congress di Barcellona, vetrina sulle ultime tendenze tecnologiche della telefonia mobile, per presentare il prototipo della Focus Hybrid, un’automated car con il sistema Sync2, progetto sviluppato  in collaborazione con l’Università del Michigan.


L’auto ha quattro sensori che utilizzano la luce per effettuare la scansione tridimensionale dell’area che la circonda, in un raggio di oltre 60 metri. I sensori creano una mappa ambientale, aggiornata 2,5 milioni di volte al secondo, che ‘vede’ ogni oggetto in grado di riflettere la luce, un’infrastruttura “cognitiva” che permette all’auto di riconoscere e distinguere gli oggetti. All’interno, le funzioni di bordo sono gestite da uno schermo touch e da comandi vocali.

Il sistema Sync 2 è diventato disponibile in Europa dalla seconda metà del 2014. Il navigatore in 3D mostra in dettaglio gli svincoli e gli incroci. Grazie all’integrazione con guide automobilistiche, l’auto ‘parla’ con il guidatore: indica a voce alta i nomi delle strade e risponde a comandi vocali per attivare l’aria condizionata/riscaldamento e seleziona dalla playlist la canzone che si vuole ascoltare, basta pronunciarne il titolo.
 
Il futuro? Macchine che dialogano tra loro
Diversi gruppi di ricerca sono al lavoro per creare quella che sarà la comunicazione Machine-to-Machine (M2M) , che utilizzerà la trasmissione automatica di dati e misurazioni sia tra dispositivi meccanici che elettronici. Secondo la definizione della società di ricerche Gartner, i componenti chiave della comunicazione M2M sono i dispositivi wireless con sensori integrati oppure i dispositivi Rfid-wireless con accessi complementari che comprendono, ma non esclusivamente,  comunicazioni cellulari, wifi, ZigBee, WiMax, WLan, Dsl generico e fibra ottica (Fttx). 

Connessioni 5G, cloud, entro il 2020, secondo Ericsson, saremo pronti per fare un giro in autostrada con la nostra auto 'gadget': lei guida, noi ci occupiamo d'altro. Eccone un assaggio:

Il settore il cui sviluppo è considerato più interessante dal punto di vista economico per le reti 5G è proprio quello del ‘remote machinery’: ogni cosa sarà connessa e dotata di sensori, non solo le automobili. Si pensa inoltre alla possibilità di sfruttare sensori interrati sulle strade e autostrade per ottenere dati su traffico ma anche informazioni climatiche, poter monitorare la fauna presente sul territorio. Tra 20 anni, forse, non ci ricorderemo più delle vetture con motore a scoppio.
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