Salvini: se andremo al governo aboliremo l'obbligo vaccinale. Lorenzin: non si gioca con la salute
Renzi: prove di alleanza tra Lega e M5s. "No vax", le preoccupazioni dell'Ue
Al governo "cancelleremo norme Lorenzin. Vaccini si', obbligo no. E via la tassa assurda sulle sigarette elettroniche". Lo scrive su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini.
#Salvini: cancelleremo norme Lorenzin. Vaccini sí, obbligo no. E via la tassa assurda sulle sigarette elettroniche. #nonstopnews
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 10 gennaio 2018
Immediata la risposta della ministra della Salute Beatrice Lorenzin: "La Lega sui vaccini mostra di essere peggio che populista. Ma di perseverare nell'estremismo dell'incompetenza. La posizione di Salvini e di altri massimi esponenti della Lega, che oggi dichiarano come primo provvedimento di voler abolire l'obbligatorietà vaccinale, è uguale a quella del Movimento 5 Stelle. La Lega gioca, per qualche voto in più, sulla salute degli italiani, sulla salute dei nostri figli, rischiando di continuare a perorare una causa no vax che mette seriamente a rischio le campagne di informazione scientifiche e sanitarie. L'Italia va vaccinata dagli incompetenti". Così il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, leader di Civica popolare, replica in una nota a un tweet di Matteo Salvini.
Con abolizione obbligo #vaccini, #Salvini mette a rischio salute dei nostri figli. #vaccinocontroincompetenti
— Beatrice Lorenzin (@BeaLorenzin) 10 gennaio 2018
Romani: obbligatorietà necessaria
"Da Salvini viene toccato un problema delicato. Noi abbiamo esaminato con grande attenzione il provvedimento inizialmente proposto dalla ministra Lorenzin introducendo delle modifiche significative come la consultazione delle famiglie. Abbiamo ridotto il numero dei vaccini obbligatori da 12 a 10 ma abbiamo ritenuto di mantenere il dato dell'obbligatoriet tenendo conto anche dei dati dell'Oms sull'immunità di gregge. Su alcune patologie la popolazione italiana ancora molto lontana dalla soglia dell'Oms. E' anche per questo che abbiamo deciso di essere d'accordo con l'obbligatoriet che va nella direzione della tutela della salute dei nostri figli rispettando la possibilit che le famiglie siano sempre informate". Lo afferma, interpellato telefonicamente, il capogruppo di Fi Paolo Romani in merito alle dichiarazioni di Salvini sul togliere l'obbligatorietà dei vaccini.
Renzi: no a vaccini è alleanza non scritta, per ora, tra Lega-M5s
"Il fatto che Lega e Cinque Stelle siano d'accordo nella battaglia contro la obbligatorietà dei vaccini è un fatto da non sottovalutare. Perché significa che esiste un'alleanza non scritta (per ora) tra forze diverse, unite in questo caso dal rifiuto della scienza".
Lo scrive Matteo Renzi in un post su Facebook, affacciando la possibilità di una futura intesa tra il Carroccio e i grillini. "Mettere in discussione i vaccini obbligatori, come stamani ha fatto Salvini - ammonisce Renzi - significa scherzare col fuoco sul futuro dei bambini: è un errore drammatico. E che questa sia una scelta politica lo dimostra il Secondo report sulle Fake News che 'Democratica' ha rilasciato oggi. Leggetelo se vi va: scoprirete che ci sono pagine Facebook ben strutturate, che arrivano a oltre 700.000 persone, che tengono insieme la lotta contro i vaccini con gli insulti al Pd e al suo gruppo dirigente. E queste pagine non sono fatte a caso, c'è una regia dietro, visibile a occhio nudo. Dateci un occhio, se vi va. Noi continuiamo a lottare contro la disinformazione online perché pensiamo che la Rete debba aiutare i cittadini a farsi un'opinione, sempre. Ma un'opinione basata sulla realtà, non sulle bufale. E le bugie più grandi sono quelle contro la medicina e la scienza, non solo quelle contro gli avversari politici".
"No vax", le preoccupazioni dell'Ue
La Commissione europea è "molto preoccupata dall'aumento dello scetticismo nei confronti dei vaccini", ha detto un portavoce dell'esecutivo comunitario, dopo la presa di posizione del leader della Lega, Matteo Salvini. La Commissione non vuole rispondere direttamente a Salvini o entrare nei dibattiti in corso negli Stati membri, ma sottolinea "l'importanza dei programmi di vaccinazione nella protezione della salute pubblica", ha spiegato la portavoce Anca Paduraro.