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POLITICA

Il dibattito

Legge di Stabilità, sindacati divisi. Confindustria soddisfatta

La Cgil boccia il governo, mentre la Cisl e la Uil danno valutazioni più positive. Il presidente degli industriali, Giorgio Squinzi sul provvedimento: "Il massimo attualmente possibile"

Una manifestazione sindacale
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Roma Bocciatura netta dalla Cgil, aperture dalla Cisl, promozione dalla Uil. La Legge di Stabilità varata dal governo divide i sindacati. Positiva la valutazione di Confindustria.

La Cgil: "Quattro segni meno" 
Il giudizio più duro è quello della Cgil. “Attendiamo di conoscere il testo del disegno di Legge di Stabilità per poter esprimere un giudizio compiuto, ma dalle parole del premier e dalle slide della conferenza stampa emerge un Paese con quattro segni meno”, afferma in una nota. Per il sindacato infatti ci sono meno libertà per i lavoratori: "Sul fronte delle pensioni non c'è flessibilità, e senza flessibilità in uscita ci sono ancora meno possibilità per i giovani di entrare nel mondo del lavoro". C’è poi meno lotta all'evasione e all'illegalità: "L'innalzamento della soglia dell'utilizzo del contante – afferma - favorisce l'evasione e l'elusione fiscale, l'economia sommersa, il lavoro nero e la corruzione". Quanto alla Sanità, “si continua nella politica di disinvestimento nella Sanità pubblica. Il fondo passa dai 109 miliardi di un anno fa ai 110 di oggi, il miliardo in più non copre neppure gli indici di adeguamento del fondo previsti dall'invecchiamento della popolazione, e i nove milioni di persone che già oggi non riescono a curarsi faranno sempre più fatica". Inoltre, sostiene la Cgil, c’è meno valore al lavoro e meno salario: "300 milioni stanziati per il rinnovo del contratto dei lavoratori del pubblico impiego equivalgono a 7,80 euro lordi al mese per i prossimi tre anni". Infine viene posta anche una questione di trasparenza: "Dobbiamo commentare, ancora una volta, parole e slide, senza conoscere i testi che sono stati secretati".
 
Cisl soddisfatta per la cancellazione di Irap e Imu agricola
Più positiva la valutazione della Cisl, che tramite il segretario confederale Luigi Sbarra saluta “con soddisfazione la decisione assunta dal Consiglio dei ministri di cancellare dal 2016 Irap e Imu agricola. Un passo importante, che ora deve trasformarsi in un cammino partecipato". "La decisione di alleggerire il carico fiscale su dipendenti e imprese agricole va ora difesa in Parlamento e collegata a una serie di altre iniziative che formino un Patto per lo sviluppo del lavoro agricolo - aggiunge Sbarra - Le parti sociali hanno la responsabilità di intensificare la collaborazione, di valorizzare bilateralità e contrattazione per elevare gli standard di competitività e di tutela. Un orizzonte che unisce tutti, istituzioni e corpi intermedi, sindacato e rappresentanza datoriale, in una prospettiva di crescita sostenuta perché partecipata", conclude Sbarra.

La Uil: "Giudizio positivo" 
''Giudizio positivo'' invece della Uil, tramite il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza. ''Bene l'eliminazione di Imu e Irap agricole che abbassano il carico fiscale per le aziende del settore primario", commenta. Secondo Mantegazza sono importanti anche il taglio dell'Ires, l'eliminazione dell'Imu sulla prima casa, nonché l'eliminazione delle clausole di salvaguardia: ''Vuol dire che non ci saranno aumenti né di Iva né di accise". "Pensiamo che l'introduzione di una misura di super-ammortamento - osserva il sindacalista -  possa essere una grande opportunità per le imprese per recuperare in produttività e innovazioni di processo". "Positive inoltre le misure di ripristino sulla detassazione del salario di produttività e la conferma della decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato che saranno effettuate nel 2016", prosegue il segretario per poi aggiungere "la riduzione dei costi per le imprese previste da questa Legge di Stabilità, che segue quella altrettanto importante del 2015, libererà risorse che ci auguriamo possano in parte essere utilizzate anche per rinnovare i contratti".

Confindustria: "Il massimo attualmente possibile"
Soddisfatti gli industriali. Per il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nella Legge di Stabilità "ci sono elementi positivi che corrispondono al massimo che si possa fare nell'attuale situazione di disponibilità, anche sulla base di una spending review che è un po' inferiore alle previsioni. Inoltre, alcune nostre richieste sono state accolte, come gli ammortamenti al 140% per nuovi investimenti".
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