POLITICA
"Non vogliono cambiare nulla"
Legge elettorale. Grillo: se ritorna melma a pagare saranno i nostri figli
Non consegnare futuro a "un evasore doloso e a uno spergiuro" attacca il leader del M5S
Poi aggiunge: "Vedo i padri come tanti giocatori d'azzardo che prosciugano l'eredità morale, quella culturale ed economica destinata ai loro figli dietro una foglia di fico spregevole: il qualunquismo del giudizio. La ritualizzazione della nenia che non cambia nulla a seconda di chi voti. Ebbene non è così, e questa scomparsa della morale pubblica non sara' un alibi sufficiente per nessuno quando avremo consegnato tutto nelle mani dei portaborse dei due amici naturali, i due imbroglioni, soltanto per quella scusa puerile. Mentre vi lasciate distrarre dalle loro noiose finte divisioni: fatte di 'soggetti politici? che ribollono soltanto nella fantasia dei media, sempre più divisi eppure sempre più uniti nello scopo finale: lasciare tutto come sta, non cambiare neppure la combinazione dei forzieri che contengono la virtù e i valori di questo paese per il futuro di chi vi seguirà".
"Tradire le generazioni a venire oggi ha la forma di lasciarle impantanare nei resti della squallida storia recente, io questo non lo perdonerò al Paese: elettori e giornalisti saranno una cosa sola se non resteranno svegli almeno il giorno delle urne", prosegue Grillo. "E' poco ricordare, come ha fatto Di Maio, che i cittadini avranno la loro parte di responsabilità se nascerà l'ennesima legge elettorale porcata. Perchè la verità è ancora più torbida, non lasciare nulla a chi ci seguirà, ai nostri discendenti, è una cosa che non ha nessuna scusante: figuriamoci se basta qualche ritornello di una stampa asservita a servire da salvataggio morale per i padri nei confronti dei figli. Il susseguirsi ininterrotto di governi abusivi, corrotti, inetti ci ha reso immuni dai sintomi della malattia", sottolinea.
"Dovremmo provare rabbia, nausea, sconforto di fronte a questa malattia cronica e, invece, abbiamo sviluppato degli anticorpi che, a differenza delle normali patologie, invece di salvarci ci condannano alla morte delle idee e della dignità", conclude.