POLITICA
La convention a Torino
Lingotto, Franceschini: Pd non è lontano dalla sinistra, è partito traversale
Il ministro della Cultura auspica un dialogo col centrodestra, mentre il ministro dell'Economia, Padoan, parla di Europa e dice: "Ital-Exit mi fa rabbrividire"
Contro il populismo
"Credo davvero che siano dei giorni importanti non per noi ma per il partito e in generale per il tempo che ci aspetta ha poi concluso Franceschini - La relazione di Matteo mostra volontà di cercare una strada. Il cambiamento di stagione non è legato al voto del referendum anzi io penso che a distanza si possa con più serenità riconoscere che la vittoria del no è figlia di questo tempo, non un eccesso di personalizzazione. La vittoria del no al referendum è figlia di quel vento che soffia forte ed è quello del populismo che in Italia ha le facce di Grillo e Salvini".
Padoan
"Di questi tempi vanno molto di moda scenari apocalittici sulla Ital-exit. Mi fanno rabbridire. Chi fa queste proposte non ha nessuna idea dei danni economici, sociali, culturali, che andrebbero a colpire i normali cittadini, tutti noi, tutti voi. Noi non lo faremo succedere". Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan al Lingotto. "Rischia di crescere l'idea - ha proseguito - che l'Europa sia più parte del problema che della soluzione. Così non va, deve essere cambiata. E qual è il problema? La disoccupazione giovanile, si perde l'orizzonte. Il problema deve essere affrontato e le soluzioni proposte sono terrificanti fuori dall'Europa: nazionalismo, frantumazione. Ma si può cambiare, la prima cosa da fare è cambiare le priorità: la priorità numero uno deve essere una crescita che sia inclusiva. Tutti devono essere inclusi e se non lo sono la politica economica sta sbagliando".