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POLITICA

Luca Lotti attacca D'Alema: "Accecato dalla rabbia per non avere ottenuto la sua poltroncina"

Dure le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio alle parole dell'ex premier che aveva definito il quesito referendario "un imbroglio"

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"Se solo l'ex premier Massimo D'Alema non fosse così accecato dalla rabbia e dall'odio personale per non aver ottenuto la sua poltroncina di consolazione potrebbe agevolmente scoprire la realtà". E' dura la replica del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti alle parole dell'ex premier sulla riforma costituzionale e il referendum del 4 dicembre.   La "realtà", dice Lotti, è "che ieri il presidente del Consiglio ha inaugurato i lavori contro il dissesto idrogeologico sul Bisagno che nessun governo aveva voluto prima di noi. Neanche i due governi D'Alema. Che il presidente del Consiglio ieri è stato a Treviso a incontrare aziende, lavoratori, uomini dello sport, lavoratori della scuola, artigiani per rilanciare la crescita del Nord-est attraverso investimenti mirati e il coinvolgimento di tutti". E ancora: "Che il presidente del Consiglio ieri ha incontrato oltre cento sindaci tra Treviso e Genova per parlare di legge di stabilità, in particolar modo discutendo di come liberare gli avanzi d'amministrazione per l'edilizia scolastica. Che il presidente del Consiglio ha ascoltato le vittime della mala gestione delle banche venete frutto di una mancata riforma delle popolari che nel 1998 fu preparata da Ciampi e Draghi ma non realizzata dal governo D'Alema. E che è stata realizzata diciassette anni dopo dal governo Renzi. Che stamani il presidente del Consiglio parlerà di industria 4.0, visiterà il Cottolengo, si occuperà di aziende dell'aereospazio".

Ieri anche Massimo D'Alema si era inserito nella polemica sulla formula del quesito referendario, definito "chiaramente propagandistico". L'ex presidente del Consiglio, dai microfoni di Radio Anch'io su RadioUno Rai, aveva attaccato la strategia di comunicazione di palazzo Chigi liquidandola come "imbrogli" che però "non avranno effetto perché gli italiani sanno decidere da che parte sta la verità".  

Attacca ancora Lotti: "Se però D'Alema vuole parlare di risultati del governo potremmo discutere della riforma del mercato del lavoro che lui teorizzò e non realizzò, della riforma delle unioni civili, che lui teorizzò e non realizzò e di molte altre scelte legislative che sicuramente D'Alema avrebbe ben accettato se solo avesse ottenuto una modesta poltrona di consolazione. Spiace che un autorevole ex leader della sinistra sia così roso dal risentimento. Ma continueremo a ricordare con affetto la stagione dalemiana delle battaglie riformiste rottamate oggi dalla rabbia e dall'invidia".
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