POLITICA
Palazzo Madama
M5S: la maggioranza si restringe al Senato, ma salva la soglia di sicurezza
Dopo l'espulsione di De Falco e De Bonis
Con l'espulsione dal Movimento 5 stelle dei due dissidenti Gregorio De Falco e Saverio De Bonis, il gruppo pentastellato a palazzo Madama passa da 109 senatori a 107 che, sommati ai 58 della Lega, raggiungono comunque l'asticella della maggioranza assoluta. Tuttavia, è ancora pendente il procedimento disciplinare nei confronti delle senatrici Elena Fattori e Paola Nugnes. Se anche in questo caso il Collegio dei probiviri dovesse optare per l'espulsione, il gruppo dei 5 stelle al Senato si ridurrebbe di altre due unità, scendendo a quota 105 e portando così la maggioranza di governo a 163 parlamentari. Numeri che inizierebbero a sfiorare il limite della soglia di tranquillità, in quanto vanno tenute in considerazione le fisiologiche assenze in occasione delle votazioni in Aula e, soprattutto, i vari impegni di governo dei senatori che fanno parte dell'esecutivo. Una 'ricaduta', poi, sempre in termini di numeri e di maggioranza, si potrebbe avere anche nelle commissioni.
Se si considerano i numeri incassati dalla maggioranza M5s al Senato nelle ultime votazioni su provvedimenti importanti, salta agli occhi il rischio che nel prossimo futuro i giallo-verdi debbano serrare le file e garantire la tenuta in occasione di ogni votazione. Ad esempio, lo scorso 13 dicembre, il governo ha incassato la fiducia posta sul ddl Anticorruzione con 162 sì. Se i due senatori pentastellati fossero già stati espulsi, M5s e Lega non avrebbero raggiunto la maggioranza assoluta. La fiducia sulla manovra, sempre al Senato, il 23 dicembre, è passata con 167 voti a favore. Il decreto Sicurezza, i primi di novembre, ha ottenuto 163 sì. Ancora più stretti i voti incassati sul decreto fiscale a fine novembre: 147 voti favorevoli.