POLITICA
Movimento nel caos
Rousseau: tribunale conferma che il M5S è senza un capo politico
L'associazione di Casaleggio: adesso vi diciamo che cosa succede
Con altrettanta nettezza, ma pur sempre da punto di vista altrettanto chiaramente connotato, l'Associazione presieduta da Davide Casaleggio illustra anche "quali effetti potrebbe avere questa decisione": "Il Movimento 5 stelle in oggi non e' in grado di esprimere alcuna volonta' e chiunque decida di impegnare il Movimento rispetto a qualunque atto di ordinaria o straordinaria amministrazione, parla a titolo personale - si osserva - almeno fino a che non sara' eletta, con le modalita' previste in Statuto, della nuova governance collegiale paritaria a 5 componenti, chiamata Comitato direttivo". "Le espulsioni fatte dai capigruppo di Camera e Senato su indicazione di un ex Capo Politico, sprovvisto - e' l'altra contestazione da parte di Rousseau - di poteri di guida politica sono chiaramente viziate, potrebbero essere annullate ed impegnano la responsabilita' personale di coloro che, esercitando un potere non posseduto, le hanno disposte".
"Il nuovo Regolamento del Trattamento Economico degli eletti del MoVimento 5 Stelle deliberato esclusivamente dal Comitato di Garanzia, ma non su proposta dell'(assente) Comitato direttivo, e' illegittimo", afferma ancora Rousseau, rilevando che "diversi esponenti del Movimento 5 stelle stanno segnalando l'opportunita' della permanenza in carica dell'attuale Comitato di Garanzia che ha determinato questa spiacevole situazione e messo in grave imbarazzo l'Associazione del Movimento 5 stelle".
Rousseau ripercorre le tappe salienti della diatriba, a cominciare dal fatto che "come preannunciato in un post del 17 febbraio, l'ultima votazione del cambio dello Statuto effettuata dall'Assemblea degli iscritti, ha stabilito la fine dell'era di un'unica figura apicale a capo del Movimento 5 stelle per avviarsi verso la creazione di un organo collegiale paritario chiamato Comitato direttivo che avrebbe avuto il compito, come stabilito dalle modifiche dello Statuto, di definire la linea politica del Movimento 5 stelle insieme all'Assemblea degli iscritti, oltre che amministrare le attivita' quotidiane del Movimento 5 stelle, come la certificazione delle liste, la definizione delle candidature del Movimento in occasione delle consultazioni online prima di ogni tornata elettorale e decidere se modificare o meno l'attuale organizzazione territoriale del Team del Futuro".
"La modifica dello Statuto e' stata apportata ed ha determinato la decadenza della reggenza dalla carica di Capo Politico di Vito Crimi, in carica dal 22 gennaio 2020, giorno delle dimissioni di Luigi Di Maio da Capo Politico, sebbene lo Statuto prevedesse un tempo massimo di 30 giorni", e' l'ulteriore osservazione prima di quella che tocca il capitolo "perche' il Movimento 5 stelle e' rimasto senza rappresentante legale?". "Il componente anziano del Comitato di Garanzia Vito Crimi, coadiuvato dagli altri componenti del Comitato di Garanzia Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri, nel redigere le modifiche dello Statuto non ha inserito all'interno dello stesso - e' sempre la versione di Rousseau - una norma transitoria che prevedesse il mantenimento della figura del Capo Politico, o di altra figura legittimata, fino all'insediamento del Comitato direttivo. Oltre a questa mancanza strutturale nella modifica statutaria, il Comitato di Garanzia ha deciso di non dare seguito alla decisione degli iscritti, omettendo di aprire le candidature per il Comitato Direttivo necessarie per il voto".
"Il Tribunale di Cagliari - e qui si arriva a oggi - e' stato chiamato a giudicare, su un'altra decisione dello stesso Comitato di Garanzia che ha espulso la consigliera regionale Carla Cuccu, non ha potuto far altro che prendere atto di tale carenza strutturale e, rilevata l'assenza di un rappresentante legale ha nominato un curatore speciale. Il ricorso dall'ex Capo Politico reggente funzionale a far venir meno tale nomina e' stato, rigettato dalla Corte d'Appello di Cagliari, con cio' chiarendo definitivamente - incalza Rousseau - che il Movimento 5 stelle e' di fatto senza un rappresentante legale".
All'ulteriore auto-domanda "tale situazione potrebbe essere superata mediante la nomina del Comitato direttivo?", Rousseau risponde cosi': "Forse, ma chi potra' candidarsi al Comitato direttivo e come dovrebbe avvenire il voto? Al voto di modifica dello Statuto tutti gli iscritti hanno votato sapendo che le regole sarebbero state quelle stabilite dal Regolamento di candidatura, deliberato prima del voto. Il Comitato direttivo infatti deve essere composto da 5 membri ed e' eletto mediante consultazione online secondo le procedure approvate dal Comitato di Garanzia e resta in carica 3 anni. Ogni membro e' rieleggibile per non piu' di due mandati consecutivi. Il Comitato direttivo elegge e revoca al proprio interno a maggioranza, con rotazione annuale, colui che assumera' le funzioni di rappresentante legale ed istituzionale del Movimento 5 stelle e per l'esercizio delle sole funzioni che le leggi pro tempore vigenti richiedono. Tale figura e' chiamata Presidente del Comitato direttivo. Il Comitato direttivo convoca e dirige i lavori dell'Assemblea degli iscritti, indice le votazioni in rete degli Iscritti e mantiene l'unita' dell'indirizzo politico del Movimento 5 stelle. Per candidarsi a componente del Comitato direttivo bisogna essere un iscritto al Movimento 5 stelle almeno dalla data del 30/06/2020 e alla votazione si puo' esprimere una sola preferenza".
In coda, la questione degli arretrati. "Lo Statuto dell'Associazione Movimento 5 stelle prevede ancora che ogni votazione debba essere fatta sulla piattaforma Rousseau dell'Associazione Rousseau. Ad oggi a causa della forte esposizione debitoria maturata dal Movimento 5 stelle nei confronti dell'Associazione Rousseau e della decisione di chi ritiene di essere il gruppo dirigente del Movimento di impartire ai portavoce un invito volto a violare espressamente lo Statuto stesso del Movimento, omettendo di versare, gia' dal mese di aprile, il contributo stabilito per i servizi erogati, il personale di Rousseau e' attualmente in cassa integrazione", si rimprovera. "Nonostante le promesse, il Movimento non ha onorato i suoi debiti e i fornitori aspettano ancora, dopo ormai molto tempo, di essere pagati", e' l'accusa finale.