ITALIA
Inchiesta sugli appalti
Expo, Maltauro: "Pagato per poter lavorare. Sistema marcio dopo 20 anni di Berlusconi"
L'imprenditore parla dal carcere di Opera: "In Italia o accetti il sistema delle tangenti o chiudi". Greganti: "Non c'entro niente, mi hanno messo in mezzo". Nuove rivelazioni sulla "cupola" che puntava a Finmeccanica
"Ai magistrati ho molte altre cose da dire se vorranno, come spero, riascoltarmi. Il sistema in Italia è marcio, io mi sono adeguato perché se non fai così non lavori", ha dichiarato Maltauro. "L'ho fatto per l'azienda, per andare avanti e salvaguardare i posti di lavoro. Avevo cercato di vendere, sono andato a trattativa con una società straniera, ma non ce l'ho fatta. In questi anni - ha raccontato - ho lavorato molto all'estero e quindi lo posso dire: fuori il sistema è diverso. In Italia non hai scelta: o scendi a patti e paghi tangenti, oppure lo fa un altro al posto tuo".
"Ho ripreso a lavorare in Italia in piena crisi. E mi sono subito accorto che il sistema era tornato ai tempi di Tangentopoli, se non peggio. Questo sistema è marcito con vent'anni di Berlusconi", ha affermato Maltauro. "Tra il '92 e il '94 molte cose si potevano cambiare. Invece nel '94 con Berlusconi questo sistema è tornato in auge. Berlusconi ha gestito il Paese pensando solo in un ottica locale e provinciale, pensando solo ai suoi interessi. Serve un ricambio generazionale. La vecchia generazione è marcia e corrotta. Ben venga Renzi e lo svecchiamento".
Incontrando Buffagni, Greganti si è difeso: "Tangenti? Macché. Non c'entro oggi come non c'entravo nel '92. Mi hanno messo in mezzo. Expo era un'opportunità attraverso la quale volevo promuovere la filiera del legno, settore in cui sono impegnato da anni. Volevo cambiare la cultura dell'ambiente di questo Paese e creare posti di lavoro per i giovani. Se mi fossi accorto che intorno ad Expo c'erano questi magheggi - ha aggiunto - li avrei denunciati".
La presunta "cupola degli appalti" nel settembre 2013 aveva tentato di coinvolgere nel "sistema" architettato anche Riccardo Napolitano, amministratore delegato di Finmeccanica Services Group, "al fine di conseguire importanti vantaggi in termini economici visto che" l'alto dirigente "gestirebbe appalti per miliardi di euro per conto
dell'intero gruppo". Lo si legge in una delle tante informative della Guardia di finanza agli atti dell'inchiesta milanese che la scorsa settimana ha portato in carcere l'ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio, l'ex funzionario del Pci Primo Greganti, l'ex senatore Pdl Luigi Grillo, l'ex esponente dell'Udc ligure Sergio Cattozzo, l'ex manager di Expo Angelo Paris e l'imprenditore Enrico Maltauro. In base "all'analisi delle conversazioni intercettate all'interno dell'ufficio di Frigerio con Cattozzo e Greganti - si legge nel rapporto - è emerso come i tre stiano consolidando il rapporto con Riccardo Napolitano".