POLITICA
Colle
#PrimoMaggio Mattarella: "Lavoro prima delle priorità"
Il Capo dello Stato dal Quirinale torna a parlare della necessità di coinvolgere i giovani nella società: "Devono entrare nel sistema da protagonisti"
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona di fiori sul monumento dedicato alle vittime sul lavoro. "Il lavoro è la prima delle priorità, non ci rassegnamo e non ci scoraggiamo", ha affermato il presidente della Repubblica parlando al Quirinale in occasione della cerimonia dei Cavalieri del lavoro. "Non possiamo fare a meno dei giovani, devono entrare nel sistema da protagonisti", ha sottolineato Mattarella.
Il Capo dello Stato ha anche posto la questione meridionale come primaria per ridurre il divario Nord-sud e consentire uno sviluppo equo e sostenibile in Italia. "L'Italia ce la farà, tenendo alti i valori della democrazia", ha poi detto nel suo intervento al Quirinale.
"Assenza di lavoro è ferita lacerante"
La festa del lavoro "deve risvegliare speranze e impegni condivisi, ma per farlo deve basarsi su parole sincere". L'assenza di lavoro rimane "una ferita lacerante nel corpo sociale". Quanti chiedono lavoro non possono essere lasciati "senza risposte concrete", ha sottolineato Mattarella. "Ci troviamo a un crocevia decisivo e ciò che accadrà nei prossimi mesi condizionerà un ciclo lungo: ci sono ancora egoismi e difese corporative che frenano le nostre potenzialità".
Il Capo dello Stato ha anche posto la questione meridionale come primaria per ridurre il divario Nord-sud e consentire uno sviluppo equo e sostenibile in Italia. "L'Italia ce la farà, tenendo alti i valori della democrazia", ha poi detto nel suo intervento al Quirinale.
"Assenza di lavoro è ferita lacerante"
La festa del lavoro "deve risvegliare speranze e impegni condivisi, ma per farlo deve basarsi su parole sincere". L'assenza di lavoro rimane "una ferita lacerante nel corpo sociale". Quanti chiedono lavoro non possono essere lasciati "senza risposte concrete", ha sottolineato Mattarella. "Ci troviamo a un crocevia decisivo e ciò che accadrà nei prossimi mesi condizionerà un ciclo lungo: ci sono ancora egoismi e difese corporative che frenano le nostre potenzialità".