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POLITICA

Il premier a Bruxelles per il vertice Ue-Africa

Marò. Renzi a Ban Ki-moon: la questione sia affrontata nelle sedi internazionali

La vicenda dei due fucilieri di Marina al centro dell'incontro tra il presidente del Consiglio e il segretario generale dell'Onu. Sulla missione Ue nella Repubblica Centrafricana: contribuiremo con ingegneri, non militari

Matteo Renzi e Ban Ki-moon
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La vicenda dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, deve essere affrontata nelle sedi opportune, che sono quelle internazionali. E' la richesta, legittima e doverosa, - dice il premier Renzi a Bruxelles per il vertice Ue-Africa - che ho fatto al segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon."Noi - ha spiegato - non chiediamo trattamenti di favore. Chiediamo che le regole siano seguite".

Parlando poi della crisi nella Repubblica Centrafricana, il presidente del Consiglio ha assicurato che il nostro Paese contribuirà alla missione di sicurezza Ue a Bangui inviando ingegneri, non militari. "Ingegneri - precisa - che daranno una mano in termini di sviluppo e cooperazione".

In Africa "l'azione europea - spiega ancora Renzi - deve diventare ancora più efficace, e l'Europa deve guardare all'Africa con uno sguardo nuovo". L'Italia - ha ricordato - sta sviluppando molte "iniziative di collaborazione" in vari settori come la ricerca, la cultura, le nuove tecnologie e l'agricoltura. "Siamo molto soddisfatti per l'adesione massiccia dei paesi africani all'Expo 2015 - ha poi proseguito il premier - l'alimentazione e l'agricoltura saranno i temi centrali dell'Expo, e per questo aspettiamo con grande interesse i contributi che possono arrivare dai paesi africani".  "Abbiamo un'idea di noi stessi raggrinzita", dice Renzi ma l'Italia è un Paese con le carte in regola di fronte a tutta la comunità internazionale. Il nostro Paese  "aver paura di mostrare ciò che vale". 
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