POLITICA
Lega, lancio di uova contro Salvini ad Ancona e Macerata. Respinto da immigrati a Porto Recanati
Il leader della Lega Matteo Salvini prima di andare a Recanati era stato al centro di tensioni anche ad Ancona
Nuovo lancio di uova a Macerata, dopo quello ad Ancona contro il segretario della Lega. Un centinaio di manifestanti dei centri sociali lo ha contestato tentando di sfondare il cordone di polizia, gli agenti hanno caricato e due giovani, secondo quanto riferito dall'Agenzia Ansa, sarebbero rimasti feriti: uno ha perso sangue dalla testa, l'altro ha riportato contusioni.
La Questura: giovane ferito e agente contusa
La Questura di Macerata parla di un giovane dei centri sociali ferito in modo non grave alla testa durante il tentativo di sfondamento del cordone di polizia a Macerata e un'agente della Questura colpita dal lancio di due bottiglie di plastica piene dal gruppo di manifestanti schierato davanti all'Hotel House di Porto Recanati per impedire l'ingresso di Matteo Salvini nel condominio multietnico. Al momento non ci sono persone fermate per gli scontri.
I giovani hanno tentato di sfondare il cordone di sicurezza e la polizia li ha caricati, ferendo uno di loro. Poi la tensione è in parte rientrata, e Salvini ha potuto raggiungere il banchetto della Lega.
Le tensioni a Macerata
Salvini è arrivato nella piazza davanti allo Sferisterio per raccogliere firme a sostegno del candidato governatore di Ln-Fdi Francesco Acquaroli. Fuori c'erano circa 200-300 giovani dei centri sociali, alcuni giunti anche da Ancona, con striscioni con la scritta: "Mai con Salvini, Macerata non si Lega", e "Respingiamo Salvini e il razzismo". Al sopraggiungere del segretario leghista da dietro il cordone di poliziotti in assetto antisommossa è partito un lancio di uova, che non ha colpito Salvini ma ha sfiorato alcuni del suo seguito.
Al grido di 'Bella ciao' i manifestanti hanno poi tentato di sfondare il blocco e la polizia ha reagito con cariche di alleggerimento. Salvini ha quindi raggiunto il banchetto della Lega, sommerso da grida e insulti. Ad un certo punto un ragazzo si è avvicinato e ha tirato fuori a sorpresa un cartello con scritto 'Mai con Salvini': è stato subito allontanato dalla polizia.
A Porto Recanati Salvini respinto dagli immigrati
Matteo Salvini è stato respinto da un cordone di immigrati a Porto Recanati, dove si trovavfa prima di arrivare a Macerata. Il segretario leghista sarebbe dovuto entrare nell'Hotel House, il condominio multietnico abitato soprattutto da nordafricani, ma i migranti hanno fatto 'muro'. Le forze di polizia non hanno sfondato il cordone e Salvini è ripartito per Macerata.
Sotto lo stabile era in corso anche una contromanifestazione anti Lega promossa dalle forze di centrosinistra, con in testa il sindaco Pd Sabrina Montali, il senatore Mario Morgoni (Pd) e vari sindacalisti di Cgil e Cisl con le loro bandiere.
Salvini, che veniva da Ancona, dove era già stato pesantemente contestato dai militanti dei centri sociali, è arrivato all'Hotel House in anticipo rispetto all'orario previsto, attorno alle 14:45. Ad attenderlo ha trovato un centinaio di residenti del condominio, quasi tutti maghrebini, che avevano occupato la via di accesso allo stabile.
I manifestanti si sono rifiutati di aprire un varco per lasciargli il passo, ci sono stati attimi di tensione, al suono di "vattene!", "vergognati!", grida e fischi, ma la polizia ha tenuto la situazione sotto controllo e non ha caricato.
A quel punto, Salvini, che era rimasto ad una certa distanza dal 'cordone' di immigrati, ha detto che aveva un altro impegno (la raccolta di firme a sostegno del candidato governatore Francesco Acquaroli alle 16 a Macerata), è salito in auto e si è allontanato.
Poche ore prima aveva sostenuto che l'Hotel House andrebbe "raso al suolo". Il residence, dove vivono anche alcune famiglie italiane, è un esperimento di convivenza multietnica, ma è anche spesso al centro di fatti di cronaca legati ad attività di spaccio e reati di microcriminalità.
Il 24 aprile scorso proprio qui è stato arrestato uno dei presunti terroristi islamici coinvolti nell'inchiesta condotta dalla Dda di Cagliari. Alì Zubair, un pachistano di 46 anni con permesso di soggiorno spagnolo, aveva trovato rifugio in uno degli appartamenti del residence.
Ad Ancona uova pomodori e bottiglie contro il leader della Lega
Prima di andare a Porto Recanati Matteo Salvini era stato ad Ancona, dove si sono verificati altri momenti di tensione. Il leader della Lega è stato accolto in piazza Roma da un lancio di uova, pomodori e bottiglie da parte dei manifestanti dei centri sociali, che hanno anche acceso un fumogeno.
Dopo l'arrivo di Salvini, i manifestanti dei centri sociali hanno cercato di rompere il cordone delle forze di polizia in assetto antisommossa. C'è stato un contatto dei dimostranti con gli agenti, che li hanno respinti.
Salvini, felpa blu e scritta gialla "Marche", si è fermato 15 minuti al banchetto della Lega per la raccolta di firme per la presentazione delle liste per le regionali, ha salutato il coordinatore regionale di Fdi-An Carlo Ciccioli e si è fatto fotografare con gli attivisti. Dall'altra parte del cordone di sicurezza, le urla dei manifestanti dei centri sociali: "vattene, vergogna, fascisti". "E pensare che questa gente qui magari il 25 aprile stava a parlare di libertà a democrazia" il commento di Salvini.