POLITICA
Al via il bilaterale in vista del G7
Firenze, è il giorno del vertice Renzi Merkel. Europa e riforme, i temi principali
La cancelliera a tedesca, di ritorno da Davos dove si è recata per il World Economic Forum, è a Firenze per l'incontro con il presidente del Consiglio. Al centro dei colloqui anche la minaccia terroristica e la Russia
Firenze
Angela Merkel, di ritorno da Davos dove si è recata per il World Economic Forum, è a Firenze per il bilaterale con Matteo Renzi. "Ci sono sforzi di riforme anche in Italia. Finalmente", aveva detto poco prima di arrivare nel nostro Paese Frau Merkel in Svizzera, riferendosi al voto del Senato sull'Italicum.
La due giorni di incontri si è aperta ieri con la cena a Palazzo Vecchio, la passeggiata nel corridoio Vasariano fino agli Uffizi e la firma sul libro d'onore del Comune di Firenze con tanto di tweet da parte del sindaco Dario Nardella. "Grazie a Firenze per questa splendida accoglienza", ha detto la cancelliera subito dopo essere giunta nel capoluogo toscano.
Prima di salire in Sala delle Udienze per la cena, il premier Matteo Renzi ha fatto da guida ad Angela Merkel in Palazzo Vecchio, illustrandole gli affreschi del Salone dei Cinquecento e accompagnandola anche nello studiolo di Francesco I e poi in Sala di Clemente, la stanza del sindaco di Firenze, da lui occupata per quasi cinque anni. Nel Salone dei Cinquecento, la cancelliera è stata salutata anche da Dario Nardella, dal presidente del Consiglio comunale Caterina Biti e dal governatore Enrico Rossi.
Oggi il faccia a faccia sotto il David di Michelangelo. Scontato quello che sarà il piatto forte: le politiche europee, anche in vista del prossimo Consiglio europeo del 12 febbraio. La Merkel è arrivata a Firenze nel giorno del via libera dell'Eurotower al Quantitative Easing, quel piano di acquisto dei titoli di stato dei paesi dell'Eurozona voluto da Mario Draghi che non piace a Berlino e altri paesi del fronte del nord e dell'est Europa. E tiene a puntualizzare: qualunque siano le decisioni della Banca Centrale Europea, di cui ribadisce di "rispettare l'autonomia", "i politici non devono distrarsi dal prendere i passi necessari per assicurare la ripresa". Almeno nell'obiettivo il bersaglio è comune.
La cancelliera tedesca è giunta in Italia nell'ambito del suo tour nelle capitali in vista della presidenza tedesca del G7 che inizia a giugno parlando dell'Italia come uno dei "principali partner", sia in Europa che nel 'Club dei sette'. E ha sottolineato di attendersi "colloqui costruttivi". Non solo temi economici, di politica strettamente europea ed euromentaria. Sul tavolo anche il terrorismo e la Russia. Tra i tanti dossier, potrebbe essere toccato anche quello del 'made in'. Un capitolo che Renzi non ha nascosto sia stato un obiettivo mancato della sua presidenza europea e sul quale il premier intende insistere in Ue. Scontrandosi, ancora una volta, con la Germania ed il fronte del nord, nient'affatto intenzionati a far passare il provvedimento perché più impegnati a far business con il commercio e la logistica piuttosto che con la produzione, fiore all'occhiello del Made in Italy.
Il tweet del sindaco di Firenze
La due giorni di incontri si è aperta ieri con la cena a Palazzo Vecchio, la passeggiata nel corridoio Vasariano fino agli Uffizi e la firma sul libro d'onore del Comune di Firenze con tanto di tweet da parte del sindaco Dario Nardella. "Grazie a Firenze per questa splendida accoglienza", ha detto la cancelliera subito dopo essere giunta nel capoluogo toscano.
Prima di salire in Sala delle Udienze per la cena, il premier Matteo Renzi ha fatto da guida ad Angela Merkel in Palazzo Vecchio, illustrandole gli affreschi del Salone dei Cinquecento e accompagnandola anche nello studiolo di Francesco I e poi in Sala di Clemente, la stanza del sindaco di Firenze, da lui occupata per quasi cinque anni. Nel Salone dei Cinquecento, la cancelliera è stata salutata anche da Dario Nardella, dal presidente del Consiglio comunale Caterina Biti e dal governatore Enrico Rossi.
Oggi il faccia a faccia sotto il David di Michelangelo. Scontato quello che sarà il piatto forte: le politiche europee, anche in vista del prossimo Consiglio europeo del 12 febbraio. La Merkel è arrivata a Firenze nel giorno del via libera dell'Eurotower al Quantitative Easing, quel piano di acquisto dei titoli di stato dei paesi dell'Eurozona voluto da Mario Draghi che non piace a Berlino e altri paesi del fronte del nord e dell'est Europa. E tiene a puntualizzare: qualunque siano le decisioni della Banca Centrale Europea, di cui ribadisce di "rispettare l'autonomia", "i politici non devono distrarsi dal prendere i passi necessari per assicurare la ripresa". Almeno nell'obiettivo il bersaglio è comune.
La cancelliera tedesca è giunta in Italia nell'ambito del suo tour nelle capitali in vista della presidenza tedesca del G7 che inizia a giugno parlando dell'Italia come uno dei "principali partner", sia in Europa che nel 'Club dei sette'. E ha sottolineato di attendersi "colloqui costruttivi". Non solo temi economici, di politica strettamente europea ed euromentaria. Sul tavolo anche il terrorismo e la Russia. Tra i tanti dossier, potrebbe essere toccato anche quello del 'made in'. Un capitolo che Renzi non ha nascosto sia stato un obiettivo mancato della sua presidenza europea e sul quale il premier intende insistere in Ue. Scontrandosi, ancora una volta, con la Germania ed il fronte del nord, nient'affatto intenzionati a far passare il provvedimento perché più impegnati a far business con il commercio e la logistica piuttosto che con la produzione, fiore all'occhiello del Made in Italy.
Il tweet del sindaco di Firenze
Grazie alla Cancelliera #Merkel per il messaggio sul libro degli ospiti di @comunefi #renzimerkel pic.twitter.com/BHs2Sja6s1
— Dario Nardella (@DarioNardella) 22 Gennaio 2015