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ITALIA

Migranti

Donne morte in naufragio, fermati due scafisti a Catania

Sono un senegalese e un gambiano. Il provvedimento della Procura distrettuale di Catania è stato eseguito da polizia, Squadra mobile e Guardia di finanza del comando provinciale. Le indagini sono state accelerate con l'invio di investigatori sulla nave Diciotti la notte scorsa mentre era ancora in navigazione verso Catania

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Sono stati individuati e fermati i due presunti scafisti del gommone carico di migranti che ha fatto naufragio ieri nel Canale di Sicilia, provocando la morte di 10 donne. Sono un senegalese e un gambiano. Il provvedimento della Procura distrettuale di Catania è stato eseguito da polizia, Squadra mobile e Guardia di finanza del comando provinciale. Le indagini sono state accelerate con l'invio di investigatori sul nave Diciotti la notte scorsa mentre era ancora in navigazione verso Catania.

Naufragio 2015, al via lavori messa a terra del relitto
Sono cominciati nel porto di Augusta i lavori di messa a terra sul pontile Marina Militare di Melilli del barcone carico di migranti naufragato il 18 aprile del 2015 nel Canale di Sicilia e recuperato nei giorni scorsi nell'ambito di un'operazione disposta dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Secondo le testimonianze dei superstiti a bordo c'erano circa 700 persone.

Il relitto sta per essere trasferito a terra dopo essere stato prelevato nel fondo del mare Mediterraneo a una profondità di circa 400 metri dalla nave Ievoli Ivory. Il recupero è stato coordinato dalla Marina militare su disposizione del ministero della Difesa. L'imbarcazione sarà trasportata in un hangar refrigerato appositamente realizzato nell'area, dove sara' 'conservato' con dell'azoto liquido. I primi a intervenire dentro il peschereccio per la messa in sicurezza della struttura e il recupero dei corpi, che si stimano siano 250-300, saranno specializzati dei Vigili del fuoco. Successivamente, le salme saranno sottoposte ad autopsia e a prelievi del Dna per la loro identificazione. Nella 'cittadella' realizzata nel porto del Siracusano lavorano ogni giorno circa 150 persone.
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