EUROPA
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Coronavirus, Ue: riconvertire industrie per produrre mascherine, tute e ventilatori
I ministri dell'Industria Ue: non bisogna interrompere attività e approvvigionamenti, va sostenuta l'innovazione tecnologica per fabbricare prodotti utili per l'emergenza. Il polo biomedicale modenese si offre per i test delle mascherine
Questo serve adesso per contrastare l’epidemia da coronavirus e, pertanto, servono soluzioni innovative per aumentare l'offerta da parte dell'industria europea di dispositivi medici e protettivi.
Il Compet in videoconferenza
Di questo argomento hanno parlato in videoconferenza i ministri dell'Industria dell'Ue (Consiglio Compet), nel quadro di una discussione sull'impatto dell'epidemia sul mercato interno e le sue conseguenze sul comparto.
Alla riunione virtuale ha partecipato il commissario al Mercato unico e alla digitalizzazione Thierry Breton: "Abbiamo la responsabilità collettiva di mobilitare tutti gli strumenti a nostra disposizione per rispondere all'epidemia. Dobbiamo assicurarci che i nostri operatori sanitari e pazienti abbiano accesso a maschere, altri dispositivi di protezione e attrezzature mediche come i ventilatori polmonari", ed ha aggiunto: "Dobbiamo agire con urgenza, solidarietà e audacia".
Non interrompere la produzione
I ministri, secondo quanto riferisce una nota della Commissione, hanno concordato sull'importanza di un mercato unico ben funzionante e sulla necessità di un coordinamento dell'Ue, e hanno discusso delle soluzioni innovative per aumentare la produzione nel settore dei dispositivi medici e di produzione digitale, di come evitare interruzioni della catena di approvvigionamento e di come affrontare l'impatto economico dell'epidemia sulle imprese.
Centro per aziende che riconvertono l'attività
Intanto, in Italia, nel Modenese, cuore del distretto biomedicale emiliano-romagnolo, un'eccellenza del settore biomedicale candida a diventare punto di riferimento nazionale per i test sulle mascherine chirurgiche che le imprese vogliano produrre riconvertendo la propria attività per l’emergenza, in deroga alla normativa vigente, come previsto dal decreto 'Cura Italia'.
Un tutorial per la fattibilità
In particolare, il Tecnopolo Mirandola, centro di ricerca emiliano, si mette a disposizione delle aziende per la verifica qualitativa delle mascherine. Barbara Bulgarelli, direttore del centro, racconta: “Stiamo ricevendo in questi primi giorni diverse richieste da tutta Italia: notiamo che chi non è del settore biomedicale ha la necessità di avere informazioni di base utili per verificare la fattibilità o meno del prototipo. Per questa ragione faremo un tutorial, che metteremo sul nostro canale Youtube, per rendere maggiormente evidenti le precondizioni per poter sviluppare il progetto”.