TECH
Professore emerito a Stanford
Addio a Nils Nilsson, pioniere della robotica e intelligenza artificiale
Alla fine degli anni '60 diresse il gruppo di ricercatori di Stanford che creò un robot in grado di prendere decisioni sui propri spostamenti: gli algoritmi scritti allora da Nilsson hanno avuto sviluppi in uso ancora oggi
Stanford University - dove lo scienziato ottenne il master nel 1956 e il dottorato di ricerca due anni dopo - di cui era professore emerito in ingegneria informatica. Nilsson è diventato noto per il suo lavoro fondamentale in robotica, intelligenza artificiale e machine learning, che risale ai primi studi in questi campi.
Il padre di Shakey, prima "persona elettronica"
Nel 1961 Nillson divenne direttore del Stanford Research Institute, dove lavorò a diversi progetti robotici per i 23 anni successivi. Tra il 1966 e il 1972 gli scienziati dello Stanford Research Institute, sotto la sua guida, svilupparono Shakey, il primo robot mobile dotato di ruote e sensori, in grado di evitare gli ostacoli lungo il percorso grazie a una telecamera. Controllato da un operatore umano che digitava le istruzioni - ricorda la pagina di Stanford dedicata a Nilsson - Shakey era in grado di attraversare una stanza piena di oggetti di grandi dimensioni utilizzando vari sensori elettrici, un telemetro sonar e una videocamera integrata, comunicando contemporaneamente in modalità wireless con un computer mainframe.
Negli anni 69'-70', Shakey divenne una sorta di celebrità mediatica grazie ad articoli sul New York Times, National Geographic e Life, che si riferivano al robot come la "prima persona elettronica".
Nilsson contribuì a progettare e scrivere gli algoritmi che aiutavano Shakey a prendere decisioni e a pianificare il percorso più efficace. Gli sviluppi intellettuali di quegli algoritmi sono in uso ancora oggi. Nel corso della sua carriera scientifica, Nilsson diresse anche diverse riviste su intelligenza artificiale.
All'età di 86 anni, è morto il ricercatore Nils John Nilsson, uno dei pionieri negli studi sulle applicazioni dell'intelligenza artificiale. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla
Il padre di Shakey, prima "persona elettronica"
Nel 1961 Nillson divenne direttore del Stanford Research Institute, dove lavorò a diversi progetti robotici per i 23 anni successivi. Tra il 1966 e il 1972 gli scienziati dello Stanford Research Institute, sotto la sua guida, svilupparono Shakey, il primo robot mobile dotato di ruote e sensori, in grado di evitare gli ostacoli lungo il percorso grazie a una telecamera. Controllato da un operatore umano che digitava le istruzioni - ricorda la pagina di Stanford dedicata a Nilsson - Shakey era in grado di attraversare una stanza piena di oggetti di grandi dimensioni utilizzando vari sensori elettrici, un telemetro sonar e una videocamera integrata, comunicando contemporaneamente in modalità wireless con un computer mainframe.
Negli anni 69'-70', Shakey divenne una sorta di celebrità mediatica grazie ad articoli sul New York Times, National Geographic e Life, che si riferivano al robot come la "prima persona elettronica".
Nilsson contribuì a progettare e scrivere gli algoritmi che aiutavano Shakey a prendere decisioni e a pianificare il percorso più efficace. Gli sviluppi intellettuali di quegli algoritmi sono in uso ancora oggi. Nel corso della sua carriera scientifica, Nilsson diresse anche diverse riviste su intelligenza artificiale.