ITALIA
Sabato incontro con Patuanelli
Trieste, portuali si dissociano dalla protesta
Nasce coordinamento 15 ottobre. Puzzer: "Siamo qui per tutti", ma i colleghi non intendono partecipare
Lamorgese alla Camera su sgombero
"Nelle operazioni di sgombero del varco 4 del porto di Trieste, anche nelle fasi più concitate il confronto con i manifestanti è stato sostenuto con moderazione e modalità di contenimento della forza, come dimostra il fatto che si sono registrati solo tre casi di malore, dovuti al panico per la ressa, mentre tre operatori del reparto mobile hanno riportato lievi contusioni". Lo ha sottolineato il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese nella sua informativa alla Camera. Lamorgese, ricordando gli "8 angoscianti minuti" dell'assalto alla Cgil, ha sottolineato "il deficit di sicurezza determinato dalla situazione che ha superato ogni ragionevole previsione", e ha sottolineato come nel fine settimana a Trieste ci siano state "analogie" con la situazione di Roma.
Serrachiani: nessuna brutalità
"Per Trieste, credo sia giusto esprimere un apprezzamento per l'azione prudente ma ferma a tutela dei lavoratori portuali e dell'attività del porto che, ricordiamolo, è per importanza il settimo in Europa, il primo in Italia per traffico merci e 'porta' essenziale per l'intera economia italiana e davvero mi pare incomprensibile come colleghi della Lega e di Fdi abbiano potuto accusare le forze dell'ordine di comportamenti brutali verso i lavoratori". Lo ha detto la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani a Montecitorio, intervenendo sull'informativa del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese sui fatti accaduti a Roma il 9 ottobre e sui fatti di Milano e Trieste.
Interrogazione di Ceccardi
"Il green pass italiano obbligatorio per poter lavorare è quasi un unicum in Europa. Per questo chiedo alla Commissione europea di pronunciarsi su questa misura che ritengo discriminatoria e su quanto avvenuto ieri a Trieste". Lo spiega in una nota l'on. Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega (gruppo Id), che ha presentato un'interrogazione. "Allo stato attuale, coloro che non si sono vaccinati, ma intendono comunque svolgere la propria professione, devono sottoporsi a tamponi, che hanno una validità di 48 ore, a proprie spese", sottolinea Ceccardi.
A Trieste, parte dei manifestanti presenti in piazza Unità si è trasferita nel Porto vecchio per continuare il presidio, in accordo con le autorità. Altri invece hanno passato la notte nella piazza. Non si registrano disordini o tensioni. Regolari le attività al porto, dopo che la zona è stata sgomberata ieri.
Nasce Coordinamento 15 ottobre
Stefano Puzzer, rimasto il leader del movimento anche dopo le dimissioni da portavoce del sindacato CLPT, aveva garantito al prefetto Valerio Valenti che i manifestanti si sarebbero spostati al Porto vecchio, dove questa mattina ha annunciato la nascita di "Coordinamento 15 ottobre" il nuovo organismo di "pacifici e ghandiani" che rappresenta i cittadini contro l'obbligo vaccinale e green pass e che porterà avanti quindi la manifestazione in corso a Trieste.
I portavoce sono lo stesso portuale Stefano Puzzer e Dario Giacomini, noto medico no vax di Vicenza, primario radiologo sospeso, presidente dell'associazione Contiamoci, nata per i sanitari sospesi. Ne fa parte anche lo psichiatra Marco Bertali.
"Non pensate che qualcuno ci stia dettando la linea - ha detto Puzzer - ci stiamo solo organizzando. Non stiamo sotto nessuno". Ha poi spiegato che questo Coordinamento avrà un suo ufficio stampa "per evitare che le notizie vengano mistificate" e che alle 17 di oggi si terrà una conferenza stampa. "La nostra priorità in questo momento è proteggere l'incolumità delle persone - ha aggiunto - e non vogliamo che si ripetano situazioni come quella di ieri. Mantenete ordinata e pulita la piazza".
"Sappiamo che non siamo qui solo per i portuali, ma per tutti i cittadini, per tutti i lavoratori italiani", ha detto ancora Puzzer annunciando una conferenza stampa alle 17 in cui illustrerà il prosieguo della protesta.
Venerdì una manifestazione, sabato l'incontro con Patuanelli
Sull'ipotesi che la piazza della protesta si stia spaccando, i portavoce hanno assicurato che si tratta di "un'apparente divisione, è solo questione di coordinamento, ci stiamo organizzando con un ufficio stampa". "Chi ha dormito in piazza Unità", violando così l'accordo preso ieri sera con il prefetto Valerio Valenti, "lo ha fatto spontaneamente - hanno continuato -. Noi abbiamo specificato di venire in Porto vecchio". Il Coordinamento, specificano ancora i portavoce, "non ha colore politico e non ne fa parte il movimento 3V". "Continueremo la protesta. Attendiamo sabato, in attesa dell'arrivo del ministro Delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e venerdì ci sarà una manifestazione". L'obiettivo, come più volte ripetuto, è chiedere al Governo l'abolizione del Green pass.
Il leader della protesta no green pass a Trieste Puzzer ha chiesto "alle altre piazze d'Italia" di "mettere dei maxischermi dove mostrare in diretta l'incontro col ministro Patuanelli ed evetuali altri ministri" in programma sabato al porto vecchio.
Fedriga: "Violenza richiede censura e reazione forte"
"Alcune scene che ho visto a Trieste ieri, ovvero persone che lanciano bottiglie e sassi alla polizia, non richiedono dialogo ma censura e una reazione forte. Una cosa è dialogare con manifestanti pacifici, altra cosa è chi tira sassi e bottiglie ai poliziotti e carabinieri, che ringrazio per il lavoro fatto". Lo ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, riferendosi ai disordini avvenuti ieri a Trieste successivamente allo sgombero di manifestanti 'no Green pass' dall'area antistante al varco 4 del Porto. L'invito di Fedriga è al rispetto delle regole. "La maggior parte dei manifestanti - ha aggiunto - non è di Trieste. Chi vuole manifestare rispettando le regole è benvenuto. Ma se qualcuno viene da fuori Trieste, o vive a Trieste, e vuole bloccare le attività economiche e penalizzare i posti di lavoro è inaccettabile. Dobbiamo far sì che chi vuole protestare possa farlo, ma senza danneggiare gli altri. Quindi il Porto deve funzionare normalmente e non a ranghi ridotti".
Aperto Varco 4
E' aperto ai Tir in arrivo, pur con un notevole dispiegamento di forze dell'ordine, il varco 4 del Porto Nuovo di Trieste, dove continua a stazionare una trentina di manifestanti "no pass", ma confinati in un marciapiede e in un locale pubblico. Anche il traffico veicolare, non molto intenso, è regolare, con alcune deviazioni sulla sopraelevata, che 'salta' il punto d'accesso allo scalo, per i veicoli provenienti dal centro cittadino. Regolare anche il passaggio degli autobus del trasporto pubblico. Non sono segnalati al momento segni di tensione tra i manifestanti, che comunque restano in zona.
Gli scontri di ieri
Ieri pomeriggio un gruppo di manifestanti aveva tentato di proseguire il presidio davanti al varco 4 del Porto, sgomberato al mattino dalle forze dell'ordine anche con l'uso degli idranti. Ne erano seguiti scontri con le forze dell'ordine continuati fino a sera, mentre la maggior parte dei manifestanti - oltre cinquemila persone, secondo gli organizzatori - era radunata in un sit in pacifico in piazza Unità d'Italia con Puzzer, nuovo leader del movimento no green pass che ha invitato tutti gli italiani che contrari alla certificazione verde ad andare a Trieste e far sentire la propria voce.
Così, mentre in centro si festeggiava l'elezione del sindaco, Roberto Dipiazza, in vari punti della città risuonavano echi di sirene. Presi di mira anche i giornalisti con insulti durante le dirette di Rainews24 e dell'emittente locale Tele4.