ITALIA
No Tav
Manifestazioni in 40 città. Torino e Valle di Susa blindate, molti anarchici e antagonisti
Alta tensione dopo il raid contro le banche a Torino e le scritte sui muri dei giornali a Milano
Torino e Val di Susa
Cuore delle manifestazioni Torino e la Valle di Susa, presidiate da un imponente dispositivo di sicurezza. Il livello di attenzione per l'ordine pubblico, dopo il raid contro le banche a Torino e le scritte sui muri dei giornali a Milano, è alto. L'occasione è anche quella di protestare ancora una volta contro l'arresto dei quattro attivisti accusati di terrorismo. "Terrorista è chi devasta e militarizza i terroristi", scrivono in un manifesto dal coordinamento No Tav.
Il leader Perino: "Non ci sono governi amici"
Interpellato sul nuovo governo Renzi, il leader No Tav Alberto Perino ha commentato: "Abbiamo da tempo uno slogan: non ci sono governi amici e questo è la brutta copia del governo Letta. Sembra che non si possano fare governi che non siano delle banche centrali e dei banchieri. E banche centrali e banchieri vogliono il Tav". Sulla protesta Perino ha aggiunto: "La lotta contro il Tav è popolare e non violenta e si impegna a non fare danni ad alcun essere vivente. Difendiamo la nostra terra, ma le forme di dissenso non vengono più accettate: chi dissente viene considerato terrorista. Quindi, se tutti quelli che vogliono impedire la realizzazione dell'opera sono considerati terroristi, allora siamo tutti terroristi".