POLITICA
"Separare competenze disciplinari da gestione"
Giustizia, Orlando e Vietti: "Maturi i tempi per riforma Csm"
Il guardasigilli Andrea Orlando e il vice presidente dell'organo di autogoverno della magistratura chiedono una riflessione "sul funzionamento e sulle modalità di elezione dei membri" del consiglio di Palazzo Marescialli. Orlando assicura che la riflessione "rispetterà l'autonomia dei magistrati"
Roma
"Riformare il Csm", l'organo di autogoverno della magistratura. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando definisce "maturi" i tempi per una riflessione sulle "modalità di elezione e funzionamento" dell'organismo di Palazzo Marescialli.
Il guardasigilli assicura che "tale riflessione sarà condotta rispettando l'equilibrio delle rispettive competenze tra potere politico e giudiziario e salvaguardando l'indipendenza del magistrato".
Vietti: "Separare giudici disciplinari da compentenze gestionali"
Condivide la necessità di riforma del Csm anche il vice presidente dell'organo Michele Vietti che, così, prova a delinearne i contenuti: "Una riforma che, aumentando il numero dei consiglieri, separi il giudice disciplinare dalle competenze gestionali di carattere amministrativo e che selezioni diversamente i togati attraverso una nuova legge elettorale". Vietti è convinto che questa rimodulazione porterebbe un "beneficio all'efficienza del sistema, nel rispetto delle prerogative del governo autonomo".
Il guardasigilli assicura che "tale riflessione sarà condotta rispettando l'equilibrio delle rispettive competenze tra potere politico e giudiziario e salvaguardando l'indipendenza del magistrato".
Vietti: "Separare giudici disciplinari da compentenze gestionali"
Condivide la necessità di riforma del Csm anche il vice presidente dell'organo Michele Vietti che, così, prova a delinearne i contenuti: "Una riforma che, aumentando il numero dei consiglieri, separi il giudice disciplinare dalle competenze gestionali di carattere amministrativo e che selezioni diversamente i togati attraverso una nuova legge elettorale". Vietti è convinto che questa rimodulazione porterebbe un "beneficio all'efficienza del sistema, nel rispetto delle prerogative del governo autonomo".