Palermo, istigazione al terrorismo: fermata ricercatrice universitaria libica
La donna, cittadina libica di 45 anni, era in contatto con diversi foreign fighters e faceva propaganda per Al Qaeda sul web. Il Gip nega la custodia cautelare in carcere: "Nessun pericolo di fuga"
Fermata a Palermo dalla polizia una dottoranda di ricerca della facoltà di Economia, una libica di 45 anni accusata di fare propaganda per la Jihad, anche attraverso Facebook. Khadiga Shabbi è accusata di istigazione e apologia di reato con finalità di terrorismo, con l'aggravante della dimensione transnazionale della condotta. La donna è stata bloccata dalla Sezione antiterrorismo della Digos, che ha eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla procura e convalidato dal gip il quale però ha detto no alla misura della carcerazione e disposto l'obbligo di dimora. Secondo i magistrati la ricercatrice propagandava sul suo profilo social i messaggi e i video di gruppi collegati all'Isis e sarebbe un 'soggetto a disposizione' dell'organizzazione terroristica Ansar Al Sharia Lybia.
"A chi dice che i giovani di Benghasi sono dell'Isis io rispondo e dico: è vero che loro sono giovani religiosi e molto a favore alla costituzione dello Stato Islamico. Anche io stessa spero con tutto il mio cuore alla creazione
dello Stato Islamico e, credetemi, l'Isis può essere un vero Stato Islamico e i ragazzi e gli uomini di Benghasi sono a suo favore, ma quelli che conosciamo bene, impossibile dire che siano dell'Isis". Questo un post , datato 4 febbraio 2015, che ha scritto sulla sua bacheca Facebook Khadiga Shabbi.