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ITALIA

Il Pontefice chiama per la quinta volta una famiglia di Pesaro

Squilla il telefono: è ancora papa Francesco

Sono i parenti dell'imprenditore ucciso nella notte tra il 4 e il 5 giugno. Le parole di Bergoglio: "Alla mezzanotte avrò un pensiero anche per voi"

Rosalba e Michele Ferri
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Pesaro Il telefono squilla. Sono le ore 16 e in casa c'è la signora Rosalba, dall'altra parte, ancora una volta, Papa Francesco. Il pontefice richiama la famiglia dell'imprenditore pesarese ucciso nella notte tra il 4 e il 5 giugno 2013. E' la quinta volta che succede. Bergoglio parla prima con l'anziana madre e poi si fa passare Michele, il fratello di Andrea, costretto sulla sedia a rotelle. "Buongiorno Michele, so che questo sarà un Natale un po' triste. Ma a mezzanotte avrò un pensiero per voi", queste le parole del Pontefice.

"Sentire la sua vicinanza ci ha dato ancora una volta forza", racconta Michele Ferri, dopo aver concluso la conversazione. "Abbiamo parlato di Andrea - spiega - di quanto sia difficile questo primo Natale senza di lui. Abbiamo anche chiesto a Bergoglio di poterlo incontrare in udienza privata". Le altre telefonate erano arrivate nei mesi scorsi. La prime due, totalmente inaspettate, il 7 agosto in risposta ad una lettera che Michele aveva inviato in Vaticano raccontando il dramma familiare dopo l'omicidio del fratello. Poi ancora una telefonata il 25 agosto ed una il 2 novembre, in occasione della commemorazione dei defunti.

L'omicidio
Nella notte tra il 4 e il 5 giugno 2013, Andre Ferri, titolare 51enne di alcune pompe di benzina nel pesarese, viene ucciso con 7 colpi di pistola dal dipendente macedone, con il supporto di un complice marocchino. L'omicidio, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, sarebbe stato finalizzato a rubare all'imprenditore i soldi custoditi nel caveau: uno scarso bottino del valore di 20mila euro. Un delitto che ha gettato nello sconforto i familiari (la moglie, i figli, la madre e i fratelli), che, per ritrovare speranza, si sono rivolti al Pontefice.
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