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ITALIA

Roma

​Papa: il cimitero è triste, ma ci portiamo i fiori

Primo Papa a celebrare messa dei defunti al Flaminio-Prima Porta

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Sosteniamo "con fede" le tombe dei nostri cari, ma preghiamo anche per "i defunti che nessuno ricorda". Lo ha chiesto questa mattina su Twitter Papa Francesco che, il giorno successivo al suo ritorno dalla Svezia, dove ha celebrato la messa per Tutti i Santi nello stadio di Malmo, oggi ha commemorato i defunti nel cimitero della periferia romana di Prima Porta, il più grande d'Europa.

E' la prima volta che Bergoglio si reca al cimitero Flaminio, scegliendo, invece che il monumentale Verano, un luogo lontano dal centro, emblematico e popolare, che accoglie oltre tre milioni di defunti.

A concelebrare la funzione con lui, nel piazzale antistante l'ossario, questo pomeriggio c'erano il cardinale vicario Agostino Vallini, l'arcivescovo Filippo Iannone (vicegerente della diocesi di Roma), monsignor Guerino Di Tora ( vescovo ausiliare per il settore nord della diocesi) e padre Zbigniew Golebiewski, parroco dei 'Santi Urbano e Lorenzo' a Prima Porta.

Ad assistere tra le prime file c'erano la sindaca di Roma, Virginia Raggi, l'assessore all'ambiente della Capitale, Paola Muraro. E tra i fedeli un gruppo di pellegrini cinesi in viaggio in Europa e invitati a partecipare dalla Santa Sede stessa.

"La commemorazione dei defunti ha questo doppio senso, di tristezza,  il cimitero è triste, ci ricorda i nostri che se ne sono andati, ci ricorda anche il futuro, la morte - ha detto durante l'omelia - e la speranza: in questa tristezza noi portiamo dei fiori, come un segno di speranza. Anche, posso dire, di festa. E la tristezza si mischia con la speranza". 

Quindi ha chiesto di tornare a casa con la "doppia memoria": quella del "passato", "dei nostri che se ne sono andati", e la memoria del futuro, "del cammino che faremo con la certezza, la sicurezza, quella certezza uscita dalle labbra di Gesù: 'Io lo resusciterò nell'ultimo giorno'". Dopo la messa, rientrato in Vaticano, il Papa si è recato nelle Grotte della Basilica Vaticana per un momento di preghiera in privato, in suffragio dei Pontefici che sono sepolti lì e di tutti i defunti.
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