POLITICA
Rossi, risposte inadeguate; vogliamo cambiare l'Italia
Pd. Emiliano: ho convinto Renzi a sostenere il governo Gentiloni fino a 2018
Segnali di un possibile ricompattamento del partito arrivano non solo dal Governatore della Puglia, ma anche dal ministro Franceschini:"I margini di trattativa ci sono sempre. Dipende dalla volontà delle persone"
Ha preso il via intanto al Teatro Vittoria a Roma, l'assemblea della minoranza dem che precede l'assemblea di domani per il congresso. In prima fila Guglielmo Epifani, Massimo D'Alerma e Pierluigi Bersani che alla domanda se avesse sentito l'ex premier ha risposto: "No, non ho sentito Renzi. Ma lui non deve sentire me, deve sentire Speranza, Rossi e Emiliano". La kermesse è stata organizzata da Michele Emiliano, Roberto Speranza ed Enrico Rossi. Quest'ultimo dal palco ha ribadito che "serve una svolta politica, un partito partigiano che sta dalla parte del lavoro e dei lavoratori: da qui dobbiamo ripartire". E poi il suo pensiero va ai giovani e spiega che serve un'azione straordinaria per creare posti di lavoro. Rossi infine punta il dito contro il suo partito che in molti casi "non è riuscito a dare risposte adeguate" al Paese. Tanti sono gli italiani che versano in povertà assoluta: è nostro dovere intervenire.
Segnali di un possibile ricompattamento del partito arrivano non solo dal Governatore della Puglia, ma anche dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini:"I margini di trattativa ci sono sempre. Dipende dalla volontà delle persone e soprattutto dobbiamo sapere che il Pd non è proprietà di alcuni capi che litigano tra loro" - ha sottolineato - il Pd è proprietà dei milioni di persone che ci hanno creduto, che ci credono e che non vogliono questa divisione".