TECH
È il Data Privacy Day
Quale privacy per il pianeta connesso
Il 28 gennaio è stato scelto come la giornata internazionale della privacy e della protezione dei dati personali online. Un argomento che è stato oggetto di un convegno a Montecitorio con il garante Antonello Soro e di una dichiarazione del presidente Obama sui droni. Aziende tech come Mozilla e Microsoft hanno diffuso consigli sulla navigazione sicura
Dal 2007 in Europa la giornata della protezione dei dati è promossa dal Consiglio d'Europa con il sostegno della Commissione europea e di tutte le autorità europee per la protezione dei dati personali.
La nuova dimensione
In Italia si è parlato di privacy a Montecitorio, durante convegno "Il pianeta connesso. La nuova dimensione della privacy". Ha partecipato, tra gli altri, Antonello Soro, presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali.
Soro ha osservato che "lo scenario che si dispiega davanti a noi non è più soltanto quello dello spazio globale dell'informazione" ma "è l'internet di tutte le cose, con le sue molteplici applicazioni, dalla domotica alle tecnologie indossabili fino alle città intelligenti, che attribuisce anche agli oggetti di uso comune un'identità digitale e li connette tra loro".
Uno dei rischi che si corrono è "realizzare una totale riduzione dell'uomo a cosa, con l'individuo considerato alla stregua di un semplice supporto connesso al mondo di internet. Siamo noi stessi - ha osservato Soro - i primi a innescare il processo, il più delle volte inconsapevoli delle conseguenze legate alla scia di informazioni personali che ogni attività e operazione compiuta lascia dietro di noi".
Droni e privacy
Di privacy ha parlato anche il presidente americano Barack Obama, chiedendo in particolare più regole sull'uso dei droni per scopi commerciali o di divertimento. Lo ha fatto all’indomani della caduta di un drone sul giardino della Casa Bianca, per mettere in guardia dai rischi legati alle nuove tecnologie, non ultima la violazione della privacy.
Obama calls for drone regulation after one crashed at White House http://t.co/gYT7K30dnn
— TIME.com (@TIME) 28 Gennaio 2015
"Un drone come quello dell'altro giorno può essere acquistato da chiunque in un qualsiasi Radio Shack", ha detto il presidente Usa, citando una nota catena di negozi che vende prodotti tecnologici. Le linee guida varate a suo tempo dalla Federal Aviation Administration, dunque, per il presidente americano non bastano: "Le agenzie federali devono lavorare con l'industria per creare un quadro di norme che assicuri un uso dei droni sicuro e senza violare la privacy dei cittadini”.
Mozilla e Microsoft
Secondo un recente studio commissionato da Mozilla, il 68% delle persone online in Italia è preoccupato che le società Internet sappiano troppo su di loro, mentre più della metà degli internauti (54%) non si fida del fatto che il proprio diritto alla privacy venga rispettato online.
Mozilla crede che sia possibile cambiare questa situazione senza dover essere professionisti IT e, in concomitanza con il Data Privacy Day, ha diffuso una guida per gli utenti alla personalizzazione del browser Firefox per la salvaguardia della propria privacy online:
Oggi è il Data Privacy Day,#Mozilla offre una guida per tutelare la propria privacy online. http://t.co/l8q0EIta8x e http://t.co/VD44FHhVnr
— Mozilla Press Italia (@MozillaPR_IT) 28 Gennaio 2015
Anche Microsoft Italia ha pubblicato su Twitter le regole per proteggere la privacy durante la navigazione su Explorer, l’uso di Office e le chat su Skype:
Scoprite come regolare le impostazioni di privacy per Internet Explorer, Office e Skype http://t.co/DoYqgKYMqh #DPD15 pic.twitter.com/gP9zsY0ffh
— Microsoft Italia (@microsoftitalia) 28 Gennaio 2015
Occhio alla sicurezza
"Non c'è mai stato periodo più indicato di questo per fermarsi a riflettere sulla sicurezza in occasione di una ricorrenza come quella del Data privacy day - ha dichiarato dal canto suo Giorgio Bramati, consumer partner manager di Intel security: secondo il Ponemon Institute, infatti, gli hacker sono riusciti a carpire e divulgare i dati personali di 110 milioni di americani nel 2014".