POLITICA
La conta in vista della quarta chiama
La convergenza su Mattarella: ecco i 571 voti su cui conta Renzi
I numeri che, salvo sorprese, porterebbero sabato all'elezione di Mattarella a capo dello Stato. Con il Pd, anche Sel, Scelta Civica e Centro democratico. Non è escluso che convergano anche i 32 fuoriusciti dal Movimento Cinquestelle alzando l'asticella del consenso a quota 603
Dopo la terza votazione il quorum per eleggere il Capo dello Stato si abbassa ed è sufficiente la maggioranza assoluta dei componenti dell'assemblea, cioè 505 voti. Numeri che il presidente del Consiglio Matteo Renzi conta di poter raggiungere già sabato con la candidatura del costituzionalista Sergio Mattarella e anche senza la convergenza di Forza Italia.
Su Mattarella, infatti, si è ricompattato il Pd che dovrebbe quindi garantire, salvo sorprese, 445 voti. A questi, si aggiungono i 45 di Scelta civica e dei Popolari, i 34 di Sel, i 32 del gruppo delle Autonomie e i 15 di Gal, per un totale di 571 voti. Non è escluso poi che su Mattarella possano convergere anche i 32 fuoriusciti dal Movimento Cinquestelle alzando l'asticella del consenso a quota 603. Il presidente del Consiglio sarebbe riuscito così a estromettere totalmente gli azzurri dalla partita.
L'esperienza insegna che nel segreto dell'urna tutto può succedere e anche le previsioni più rosee possono poi rovesciarsi all'ultimo. Silvio Berlusconi, che ha accusato Renzi di aver rotto il patto, cercherà fino all'ultimo di rientrare nei giochi. E il ministro Maria Elena Boschi non esclude nulla: "Fi e Ap non hanno chiuso del tutto. Mancano tre giorni, che in politica sono un'era geologica".
Su Mattarella, infatti, si è ricompattato il Pd che dovrebbe quindi garantire, salvo sorprese, 445 voti. A questi, si aggiungono i 45 di Scelta civica e dei Popolari, i 34 di Sel, i 32 del gruppo delle Autonomie e i 15 di Gal, per un totale di 571 voti. Non è escluso poi che su Mattarella possano convergere anche i 32 fuoriusciti dal Movimento Cinquestelle alzando l'asticella del consenso a quota 603. Il presidente del Consiglio sarebbe riuscito così a estromettere totalmente gli azzurri dalla partita.
L'esperienza insegna che nel segreto dell'urna tutto può succedere e anche le previsioni più rosee possono poi rovesciarsi all'ultimo. Silvio Berlusconi, che ha accusato Renzi di aver rotto il patto, cercherà fino all'ultimo di rientrare nei giochi. E il ministro Maria Elena Boschi non esclude nulla: "Fi e Ap non hanno chiuso del tutto. Mancano tre giorni, che in politica sono un'era geologica".