POLITICA
Di Maio: "I pochi furbetti li prenderemo"
Reddito di cittadinanza, Galli (Lega): "Tra oggi e domani il testo"
Secondo fonti di Palazzo Chigi nel decreto previsti 50 milioni per l'assunzione del personale Inps e 20 milioni per la presentazione delle domande a Caf convenzionati
Viceministro Galli: tra oggi e domani il testo
"Tra oggi e domani dovrebbe uscire il testo". Queste le parole di Dario Galli, leghista e vice ministro del Ministero dello Sviluppo Economico, ad Agorà RaiTre, sul provvedimento governativo sul Reddito di cittadinanza, secondo quanto riporta una nota della trasmissione.
50 milioni per assunzione personale Inps
Per la piena attuazione del decreto "è autorizzata una spesa di 50 milioni di euro per l'assunzione di personale da assegnare alle strutture dell'Inps", secondo quanto prevede la bozza del decreto sul reddito di cittadinanza e quota 100. In un altro comma il decreto prevede anche uno stanzamento di 20 milioni a valere sul fondo del reddito di cittadinanza "per permettere ai beneficiari di presentare la domanda attraverso l'assistenza dei Caf convenzionati con l'Inps".
Un milione per stabilizzare lavoratori Anpal
La bozza di decreto legge su Reddito di cittadinanza autorizza l'Anpal ad assumere entro i limiti di 1 milione di euro il personale già in forza presso i centri con contratti di lavoro a tempo determinato.
Di Maio: "I pochi furbetti li prenderemo"
"Sui decreti ne vedete già tanti in giro, dobbiamo sistemare delle ultime cose ma il cronoprogramma verrà rispettato cioè il Decreto su quota cento e reddito di cittadinanza si farà nei prossimi giorni". Così il vice premier Luigi Di Maio a margine di una vista nel capoluogo della Regione Abruzzo.
"Ci sarà qualche furbetto che riusciremo a trovare perché oggi sia la Guardia di Finanza sia le altre autorità avranno un particolare sistema di controllo sul reddito di cittadinanza non è niente di particolarmente tecnologico, - ha aggiunto Di Maio - abbiamo deciso di aprire un focus su coloro che prendono il reddito, però vorrei dire anche una cosa che le persone in difficoltà in questo Paese, i disoccupati, gli imprenditori caduti in disgrazia, non sono dei furbi la maggioranza delle persone a cui si rivolge questo strumento sono persone oneste che nonostante stiano in difficoltà continuano a comportarsi onestamente e quelle persone noi vogliamo aiutare.
Poi - ha detto sempre Di Maio - come quando si erogano le pensioni di invalidità c'è il furbetto invalido come quando si sono erogati gli 80 euro c'è chi ha fatto il furbetto anche lì, ci saranno dei furbetti, sono una minima parte e li prenderemo, li troveremo, ovviamente rischiano pene severe per circa 6 anni di carcere non vedranno più il progetto del reddito di cittadinanza. Anche oggi si parla di una platea ridotta del reddito di cittadinanza, prima si deva che non l'avremmo mai fatto, adesso che lo abbiamo fatto si dice che la platea si è ridotta in ogni caso non va mai bene, qualsiasi cosa noi facciamo per aiutare le persone deve essere sempre vista in maniera negativa perché siamo questo Governo, se c'erano quelli di prima che hanno dato 20 miliardi di euro alle banche, osannavano continuamente come hanno semrpe fatto ogni giorno".