POLITICA
Referendum sulle riforme costituzionali
Dopo il No al referendum, Mattarella: "Le istituzioni rispettino impegni e scadenze"
Il premier ai sostenitori del Sì: "Ho perso io, non voi, non sono riuscito a portarvi alla vittoria, la poltrona che salta è la mia". Stamattina si è recato al Quirinale, colloquio di oltre un'ora con Mattarella. In Italia il No ha vinto con il 59,95% contro il 40,5% per il Sì. L'affluenza alle urne in Italia è stata del 68,48%
In precedenza, una trentina di persone, per lo più studenti con le bandiere No Tav, avevano protestato in via del Corso a Roma gridando "Renzi vai a casa". I manifestanti erano stati allontanati dalla Polizia che presiede la piazza.
La dichiarazione di Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica nel primo pomeriggio aveva rilasciato una dichiarazione con cui ha chiesto alle istituzioni il rispetto di impegni e scadenze. "Vi sono di fronte a noi impegni e scadenze di cui le istituzioni dovranno assicurare in ogni caso il rispetto, garantendo risposte all'altezza dei problemi del momento" - sostiene la nota del presidente Mattarella - "l'alta affluenza al voto, registratasi nel referendum di ieri, è la testimonianza di una democrazia solida, di un Paese appassionato, capace di partecipazione attiva", continua la nota del presidente della Repubblica.
Renzi sul referendum: è sconfitta inequivocabile
Matteo Renzi ieri ha riconosciuto la sconfitta nel referendum sulle riforme costituzionali. Il popolo italiano "ha parlato in modo inequivocabile e chiaro", ha detto il premier nella conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Il no ha vinto in modo straordinariamente netto. Congratulazioni". E ai sostenitori del Sì: "Un abbraccio forte e affettuoso. Avevamo un sogno, ci abbiamo provato, ma non ce l'abbiamo fatta. Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta, io ho perso, non voi. Volevo tagliare le poltrone, la poltrona che salta è la mia". "Viva l'Italia che partecipa e crede nella democrazia", dice comunque Renzi. "L'esperienza del mio governo finisce qui", ha spiegato Renzi. "Salirò al Quirinale per rassegnare le dimissioni". "Tutto il Paese sa di poter contare su una guida autorevole e salda come quella del presidente Mattarella". Poi: "Qui in questa sala saluterò il mio successore, chiunque egli sarà, e gli consegnerò la campanella e il dossier delle cose che restano da fare". Intanto, slitta a mercoledì pomeriggio la direzione del Pd convocata in un primo momento per martedì per analizzare l'esito del voto referendario.
Bersani su Facebook: "Nessuno oserà più impugnare la Costituzione per dividere"
"Adesso bisogna impegnarsi per garantire la stabilità e nessuno potrà usare la Costituzione per dividere il Paese". A scriverlo è Pier Luigi Bersani in un post su Facebook. "Come aveva solennemente promesso la Carta dei valori del Pd - prosegue l'ex segretario del Pd - nessun governo adesso oserà più impugnare la Costituzione per affermarsi, dividendo il Paese. Nel risultato di ieri c'è qualcosa in più. Avevamo visto per tempo che nel paese si muoveva un'onda di disaffezione e di distacco. Non abbiamo accettato di consegnare tutto questo alla destra. Adesso ci impegniamo per la stabilità e per una netta e visibile correzione delle politiche. Una vera governabilità - conclude Bersani - può derivare solo dalla capacità di rispondere alla nuova e grande questione sociale che si è aperta nel mondo e in Italia. È ora di comprendere finalmente che l'alternativa tra sinistra e destra si gioca nel profondo della società. L'establishment viene dopo".
Lunga telefonata di Mattarella con Mogherini
All'indomani del referendum in Italia, l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Federica Mogherini, ha avuto oggi una lunga telefonata con il presidente della Repubblica, Mattarella. Lo si apprende in ambienti diplomatici comunitari, a Bruxelles.
Prima del CdM, nuovo tweet del presidente del Consiglio
Mille giorni difficili ma belli. Grazie a tutti, viva l'Italia
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 5 dicembre 2016
Qui per le singole slide: https://t.co/kcgfbwNNrhhttps://t.co/pzxbfdL44e
"Andiamo via senza rimorsi"
"Io ho perso. Nella politica italiana non perde mai nessuno, io sono diverso, ho perso e lo dico a voce alta anche se con il nodo in gola. Non sono riuscito a portarvi alla vittoria. Ma ho fatto veramente tutto quello che si poteva fare in questa fase. Non credo che la politica sia il numero inaccettabile di politici che abbiamo, ma credo nella democrazia. E se uno perde non se ne va fischiettando, facendo finta nulla e sperando che passi la nottata. Non siamo stati convincenti, ma andiamo via senza rimorsi". E aggiunge: "E' normale che ci sia rabbia e delusione, ma non perdiamo il buon umore".
"Legge elettorale, fronte del No avanzi proposte serie"
"Ci aspettiamo proposte serie e credibili" da parte del fronte del No sulla legge elettorale, "avanzi delle proposte, a loro oneri e onori", dice il presidente del Consiglio dopo aver annunciato le dimissioni. "Ai leader del No le mie congratulazioni e gli auguri di buon lavoro, nell'interesse dell'Italia e degli italiani".
Il ringraziamento alla moglie Agnese e ai figli
Matteo Renzi ha salutato, nel suo intervento a Palazzo Chigi, la moglie Agnese e i figli. "Grazie ad Agnese per la fatica di questi mille giorni, grazie ai miei figli e anche a tutti voi", ha detto rivolto ai giornalisti "Sono stati mille giorni che sono volati, per me è il momento di rimettermi in cammino" (VIDEO).
L'esito dello spoglio delle schede in Italia
Nei 61.551 seggi italiani, il NO ha ottenuto 19.025.254 voti, pari al 59,95%, il SI' 12.709.536 voti, pari al 40,05%. I votanti in Italia sono stati 31.997.916, il 68,48% degli aventi diritto. Le schede bianche sono state 74.120. Le schede nulle 187.778. Le schede contestate e non assegnate 1.228. Per quanto riguarda gli italiani all'estero, la Farnesina comunica che l'affluenza è stata del 30,89% degli aventi diritto. Con il 74% dei voti esteri scrutinati, il SI' ha finora ottenuto 517.900 voti (pari al 65,55%), il NO ha finora ottenuto 272.244 voti (pari al 34,45%).
Padoan annulla il viaggio a Bruxelles
Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha annullato il viaggio a Bruxelles dove oggi è in programma la riunione dell'Eurogruppo e domani quella dell'Ecofin. E' quanto rende noto un portavoce del ministero. Commentando il risultato del referendum costituzionale e l'annuncio di dimissioni da parte di Matteo Renzi il presidente di turno dell'Ecofin, il ministro slovacco dell'Economia Peter Kazimir, in un tweet ha detto "Troppi suicidi politici in Europa".
Too many political suicides in #Europe.#Italy referendum: #Renzi to resign after defeathttps://t.co/wqAwKUADb4
— Peter Kažimír (@KazimirPeter) 4 dicembre 2016
Le reazioni in Italia: ora quali scenari?
Con la crisi che segue al voto si apre uno scenario inedito, che non è facile ora immaginare. Tutto dipenderà dalle scelte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla sua prima prova come arbitro di una crisi di governo.
Grillo: "Al voto subito. Con l'Italicum"
Beppe Grillo chiede elezioni subito senza cambiare prima la legge elettorale."Addio Renzi" ora, "gli italiani devono essere chiamati al voto al più presto. La cosa più veloce, realistica e concreta per andare subito al voto è andarci con una legge che c'è già: l'Italicum", scrive il leader del M5s suo blog. "Ha vinto la democrazia" Il post prosegue: "Evviva! Ha vinto la democrazia. La risposta degli italiani come affluenza alle urne e come indicazione è stata netta. La propaganda di regime e tutte le sue menzogne sono i primi sconfitti di questo referendum. I tempi sono cambiati. La sovranità appartiene al popolo, da oggi si inizia ad applicare veramente la nostra Costituzione. I primi vincitori sono i cittadini che hanno alzato la testa e sono andati a votare in massa fregandosene delle TV e dei giornali per bocciare la riforma costituzionale e chi l'ha proposta senza nessun mandato popolare".
"Al voto con l'Italicum e correttivi al Senato" E sull'Italicum: "Abbiamo sempre criticato questa legge, ma questi partiti farebbero di peggio e ci metterebbero anni legittimando l'insediamento di un governo tecnico alla Monti. Per quanto riguarda il Senato, proponiamo di applicare dei correttivi per la governabilità alla legge che c'è già: il Consultellum. Ci vogliono cinque giornate di lavoro. La nostra proposta a tutti è di iniziare a lavorarci domani e avere la nuova legge elettorale in settimana. Non si può bloccare il Parlamento discutendo una nuova legge elettorale".
Salvini: non sosterrò alcun governo, al voto con qualunque legge elettorale
La Lega non sosterrà alcun governo "che tiri a campare" e chiede di andare al voto "con qualunque legge elettorale". Lo ha detto il leader del Carroccio Matteo Salvini. "Non siamo disposti a sostenere nessun governo che tiri a campare. Siamo disponibili a votare con qualunque legge elettorale che la Consulta ci metterà a disposizione, ma faccia in fretta".
Brunetta, Forza Italia: "Cambiamento violento, ora nuova legge elettorale"
"Una grande vittoria della democrazia, di fronte a un cambiamento così violento e forte della Costituzione", dice il capogruppo di Forza Italia alla Camera, commentando i primi exit poll. "Il Pd ha la maggioranza ed ha il dovere di fare un altro governo visto che in Parlamento ha la maggioranza, ma senza Renzi", dice ancora Brunetta. Brunetta: onere legge elettorale non fronte No ma tutto Parlamento "Renzi ha detto che tocca al fronte del no l'onere di fare una proposta per la nuova legge elettorale. Non è così presidente Renzi ancora per poche ore, l'onere spetta all'intero Parlamento, a tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione. Noi vogliamo che la riforma elettorale sia fatta da tutto il Parlamento con il più ampio consenso possibile, noi non siamo come te".
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