POLITICA
Il premier: "Daremo ai nostri figli la certezza che l'Italia non avrà paura"
Renzi a Detroit: "Distruggeremo i pregiudizi sull'Italia"
Il presidente del Consiglio incontra i lavoratori di Fiat Chrysler e si dice ottimista sull'Europa nel futuro. "La nostra - in riferimento all'azione di governo - è una battaglia contro i gufi", ossia contro quelli che dicono che le cose vanno male
Detroit (Usa)
"L'Italia ha molti pregiudizi: riusciremo a sconfiggere quello che hanno molti e che ritiene che per l'Italia è finita". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, incontrando i lavoratori di Chrysler a Detroit. "Questa tappa - ha aggiunto - è l'occasione per dire all'Italia che anche noi possiamo scegliere: avere paura o costruire una strada nuova. Porteremo l'Italia a smettere di avere paura. Se scegliamo di scommettere su coraggio, un paese può fare ancora meglio di molte aziende. Questo non significa cancellare il passato". Renzi si dice poi ottimista sull'Europa in futuro.
Renzi parla della battaglia del governo contro i gufi, cioè "quelli che dicono che le cose vanno male. Le cose - aggiunge - sono cambiate e gli italiani hanno scelto me, chiedono al governo di fare cose di cui si parla da anni. Le cose da fare sono scritte da decenni".
Quella a Detroit è stata per il presidente del Consiglio l'ultima tappa del suo viaggio negli Stati Uniti. Con l'ad di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne, ha visitato gli stabilimenti del colosso auto Usa e ha incontrato gli operai. In conferenza stampa congiunta, i due hanno dichiarato di essere contro i poteri forti e di non averne paura. Marchionne ha affermato di sostenere l'agenda Renzi, mentre il premier ha auspicato di poter dire "che come ce l'hanno fatta i dipendenti Chrysler, ce la farà anche l'Italia". "Faremo una riforma del lavoro degna di questo nome", ha aggiunto il premier.
Ma i vescovi criticano l'azione dell'esecutivo dicendo "basta con gli slogan" ed esortano Renzi a ridisegnare l'agenda di governo con al centro famiglia e scuola. Ritengono sterile lo scontro sull'articolo 18, "troppe le bandiere che sventolano sull'argomento". "La Chiesa - ha detto il segretario generake della Cei, monsignor Nunzio Galantino - ritiene che bisogna guardare con più realismo alle persone che non hanno lavoro e che cercano lavoro". Il premier ha risposto di rispettare "ogni tipo di valutazione, che venga dalla Cei o da altri".
Renzi parla della battaglia del governo contro i gufi, cioè "quelli che dicono che le cose vanno male. Le cose - aggiunge - sono cambiate e gli italiani hanno scelto me, chiedono al governo di fare cose di cui si parla da anni. Le cose da fare sono scritte da decenni".
Quella a Detroit è stata per il presidente del Consiglio l'ultima tappa del suo viaggio negli Stati Uniti. Con l'ad di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne, ha visitato gli stabilimenti del colosso auto Usa e ha incontrato gli operai. In conferenza stampa congiunta, i due hanno dichiarato di essere contro i poteri forti e di non averne paura. Marchionne ha affermato di sostenere l'agenda Renzi, mentre il premier ha auspicato di poter dire "che come ce l'hanno fatta i dipendenti Chrysler, ce la farà anche l'Italia". "Faremo una riforma del lavoro degna di questo nome", ha aggiunto il premier.
Ma i vescovi criticano l'azione dell'esecutivo dicendo "basta con gli slogan" ed esortano Renzi a ridisegnare l'agenda di governo con al centro famiglia e scuola. Ritengono sterile lo scontro sull'articolo 18, "troppe le bandiere che sventolano sull'argomento". "La Chiesa - ha detto il segretario generake della Cei, monsignor Nunzio Galantino - ritiene che bisogna guardare con più realismo alle persone che non hanno lavoro e che cercano lavoro". Il premier ha risposto di rispettare "ogni tipo di valutazione, che venga dalla Cei o da altri".