POLITICA
Il viaggio
Renzi in Africa. Obiettivo: risorse energetiche ed export
Visita lampo del premier in Mozambico, Congo e Angola. Eni e Confindustria insieme a lui negli incontri
Roma
Matteo Renzi arriva in Africa per una missione-lampo in Mozambico, Repubblica del Congo e Angola, Paesi che lottano contro la povertà e la fame ma che richiamano investimenti stranieri grazie alle loro ingenti risorse energetiche, soprattutto gas e petrolio.
Il premier, accompagnato dal viceministro Carlo Calenda, è alla guida di una ventina di imprese italiane, come Finmeccanica, Ferrovie ed Eni, quest'ultima impegnata da anni in un'ingente attività di esplorazione ed estrazione nell'area. E' la prima volta che un presidente del Consiglio italiano visita i tre Paesi dell'Africa sub-sahariana e centrale. Con il Mozambico c'è un rapporto di cooperazione che risale al ruolo che la comunità di S.Egidio svolse negli anni 90, quando la sua mediazione fu determinante per la fine della guerra civile.
Con il Congo e l'Angola i rapporti sono meno strutturati ma ugualmente forte è l'interesse del governo a rafforzare l'intesa politica e l'interscambio commerciale, che nel 2014 si aggirerà intorno ai quattrocento milioni con il Mozambico, altrettanti per il Congo e sui novecento milioni con l'Angola, che dei tre è il Paese con l'economia più solida. Oltre a incontrare le massime cariche politiche, anche nella sua veste di presidente di turno dell'Ue, Renzi cercherà di consolidare i rapporti economici a partire dal settore degli idrocarburi. Con il premier partecipa alla missione l'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi. In Angola l'Eni è presente dagli anni 60 in progetti di esplorazione e produzione e ora l'obiettivo è di portare in due anni l'estrazione petrolifera da 130mila barili a duecentomila. Altrettanto ingente è l'impegno in Mozambico e Congo grazie alla scoperta di giacimenti di gas che rappresentano un vero Eldorado.
Oltre all'Eni, fanno parte della missione anche Confindustria, Assominerali, Saipem, Iveco, Sace, il gruppo Creminini e Federalberghi a testimoniare l'interesse italiano in investimenti in Paesi che da anni sono in crescita economica. Ma il governo non vuole dimenticare anche il suo ruolo nella cooperazione internazionale: a Maputo Renzi visita il centro Dream, dove la comunità di sant'Egidio cura malati di Aids, mentre a Brazaville incontrerà Lydia Sasu, paladina dei diritti delle donne e dei lavoratori africani.
Il premier, accompagnato dal viceministro Carlo Calenda, è alla guida di una ventina di imprese italiane, come Finmeccanica, Ferrovie ed Eni, quest'ultima impegnata da anni in un'ingente attività di esplorazione ed estrazione nell'area. E' la prima volta che un presidente del Consiglio italiano visita i tre Paesi dell'Africa sub-sahariana e centrale. Con il Mozambico c'è un rapporto di cooperazione che risale al ruolo che la comunità di S.Egidio svolse negli anni 90, quando la sua mediazione fu determinante per la fine della guerra civile.
Con il Congo e l'Angola i rapporti sono meno strutturati ma ugualmente forte è l'interesse del governo a rafforzare l'intesa politica e l'interscambio commerciale, che nel 2014 si aggirerà intorno ai quattrocento milioni con il Mozambico, altrettanti per il Congo e sui novecento milioni con l'Angola, che dei tre è il Paese con l'economia più solida. Oltre a incontrare le massime cariche politiche, anche nella sua veste di presidente di turno dell'Ue, Renzi cercherà di consolidare i rapporti economici a partire dal settore degli idrocarburi. Con il premier partecipa alla missione l'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi. In Angola l'Eni è presente dagli anni 60 in progetti di esplorazione e produzione e ora l'obiettivo è di portare in due anni l'estrazione petrolifera da 130mila barili a duecentomila. Altrettanto ingente è l'impegno in Mozambico e Congo grazie alla scoperta di giacimenti di gas che rappresentano un vero Eldorado.
Oltre all'Eni, fanno parte della missione anche Confindustria, Assominerali, Saipem, Iveco, Sace, il gruppo Creminini e Federalberghi a testimoniare l'interesse italiano in investimenti in Paesi che da anni sono in crescita economica. Ma il governo non vuole dimenticare anche il suo ruolo nella cooperazione internazionale: a Maputo Renzi visita il centro Dream, dove la comunità di sant'Egidio cura malati di Aids, mentre a Brazaville incontrerà Lydia Sasu, paladina dei diritti delle donne e dei lavoratori africani.