POLITICA
In Direzione nazionale Pd
Renzi annuncia la nuova segreteria Pd, dà la carica ai suoi ma restano le divisioni
Bacchettata per i sindacati delle forze dell'ordine: "Bisogna chiarire in modo inequivocabile che i sindacalisti delle Forze dell'Ordine non possono permettersi di evocare forme di protesta contro la legalità", ha sottolineato il premier alla Direzione del Pd. Annunciata una segreteria a 15, 8 donne e 7 uomini
Jobs Act e legge di stabilità
E un segnale di apertura alla minoranza da Renzi arriva subito: c'è stata la richiesta "di una direzione ad hoc su jobs act e legge di stabilità. Mi pare una buona idea", dice al suo arrivo in Direzione. Si potrebbe fare, aggiunge, "nella settimana tra il 29 settembre e il 3 ottobre". Il premier avverte che "la riforma del lavoro non si sintetizzerà solo nella discussione su art. 18 sì o no, discussione che va fatta. Ma dovrà avere un primo pacchetto di interventi sugli ammortizzatori sociali, e allora hai bisogno di più denari".
Anche sulla scuola Renzi propone una direzione ad hoc "al termine della campagna di ascolto". "Quella di ieri non è stata una passerella", chiarisce, ma il modo di "dire ad alunni, insegnanti, famiglie che abbiamo bisogno di loro per la riforma". Sulla scuola "serve uno sforzo in più sul piano della comunicazione: è inutile fare i file excel con i dati, servirebbero più selfie nei cantieri per far vedere come procedono i lavori".
Renzi bacchetta i sindacati delle Forze dell'Ordine
"Bisogna chiarire in modo inequivocabile che i sindacalisti delle forze dell'ordine non possono permettersi di evocare forme di protesta contro la legalità. Non è consentito a nessuno utilizzare una discussione vera e reale per esercitare una pressione indebita. Se c'è chiarezza ci mettiamo intorno a un tavolo per parlare del blocco stipendi", ha detto Renzi.
"Serve discussione del consiglio europeo del 23 e 24 ottobre"
"Sul tema della crescita la mia proposta è che i nostri parlamentari europei ingaggino, non un corpo a corpo, ma una sana discussione nelle stanze di Strasburgo. Il Pse deve essere molto chiaro nel chiedere alla commissione chiarezza sugli obiettivi: i 300 miliardi di investimenti dove sono? - ha detto il premier - Su questo tema si può aprire una forte discussione prima del consiglio europeo del 23 e 24 ottobre".
"A Bonaccini e Balzani dobbiamo rispetto e sostegno"
"Vasco Errani ha insistito nel voler fare un passo indietro, si è scelto di andare alle primarie, alcuni candidati hanno rinunciato alla candidatura e altri l'hanno confermata. Per me la dignità e la libertà di un uomo è quella basata sulla Carta Costituzionale e Stefano è stato assolto per una inchiesta di Modena. Matteo ha deciso liberamente di rinunciare. Bonaccini ha voluto andare avanti e a lui e a Balzani va il nostro sostegno e il nostro rispetto", ha detto Matteo Renzi, invitando ad evitare altri "elementi di scontri e discussione".