POLITICA
Al convegno su Ue, crescita e diritti
Renzi: "Rispetteremo impegni, ma l'Europa deve cambiare"
Ieri, il pacchetto economico con riduzione delle tasse presentato dal governo. Stamane, l'invito di Bruxelles a rispettare il rapporto deficit Pil. Il premier Matteo Renzi chiarisce "non sforeremo il limite, ma l'obiettivo è l'Europa dei popoli e non dei vincoli"
Roma
"Rispetteremo gli impegni con ll'Europa", ma il più grande impegno è "cambiare per far tornare l'Europa vicina ai cittadini". All'indomani della presentazione delle "misure choc", con le quali il governo intende ridurre le tasse sui lavoratori di 10 miliardi di Euro e sbloccare il pagamento dei debiti alla imprese, il premier Matteo Renzi assicura che le intenzioni dell'esecutivo si muovono nel pieno "rispetto" dei parametri europei. "L'Italia vuole tenere i conti in ordine non perché ce lo chiede la Ue ma perché ce lo chiedono i
nostri figli" sottolinea il premier. Proprio oggi la Commissione Ue aveva salutato con favore i provvedimenti del nostro governo, pur invitando a non superare il limite del 3% nel rapporto deficit Pil. La Banca Centrale Europea, invece, ha definito ancora "insufficienti" gli sforzi del nostro Paese, per abbattere il debito strutturale. Renzi chiarisce, allo stesso tempo, di voler "cambiare l'Europa per avvicinarla ai cittadini". Secondo il presidente del Consiglio, "L'Europa è la più grossa scommessa politica di tutto il mondo, la più straordinaria responsabilità di una generazione, che ha avuto una visione lungimirante. Noi abbiamo perso questo filo". Con questa considerazione, Renzi rimarca l'esigenza di "costruire un'Europa dei popoli e non dei vincoli". Il premier sottolinea la "crisi delle istituzioni comunitarie". Una crisi, che allo stesso tempo è "crisi della rappresentanza, delle istituzioni politiche, dei partiti e dei Parlamenti. E' mancato da parte nostra far sentire ai cittadini di sentirsi parte di un destino comune".
nostri figli" sottolinea il premier. Proprio oggi la Commissione Ue aveva salutato con favore i provvedimenti del nostro governo, pur invitando a non superare il limite del 3% nel rapporto deficit Pil. La Banca Centrale Europea, invece, ha definito ancora "insufficienti" gli sforzi del nostro Paese, per abbattere il debito strutturale. Renzi chiarisce, allo stesso tempo, di voler "cambiare l'Europa per avvicinarla ai cittadini". Secondo il presidente del Consiglio, "L'Europa è la più grossa scommessa politica di tutto il mondo, la più straordinaria responsabilità di una generazione, che ha avuto una visione lungimirante. Noi abbiamo perso questo filo". Con questa considerazione, Renzi rimarca l'esigenza di "costruire un'Europa dei popoli e non dei vincoli". Il premier sottolinea la "crisi delle istituzioni comunitarie". Una crisi, che allo stesso tempo è "crisi della rappresentanza, delle istituzioni politiche, dei partiti e dei Parlamenti. E' mancato da parte nostra far sentire ai cittadini di sentirsi parte di un destino comune".