POLITICA
Tentata irruzione del sindacato Usb al ministero
Riforma Pubblica Amministrazione. Madia: sui giornali solo fantasie
Madia e i tre pilastri della riforma: organizzazione, innovazione, persone. Sul piede di guerra Cgil, Cisl e Uil secondo cui l'incontro è "l'ennesimo spot" e nel testo, che domani approderà in Consiglio dei ministri, non ci sarebbe traccia della riforma attesa
Blitz del sindacato Usb
La giornata del confronto era iniziata con un blitz di 50 lavoratori dell'Unione Sindacale di Base: hanno tentato di fare irruzione nella sede del ministero. Minuti di tensione poco prima del vertice, subito normalizzati dalle forze dell'ordine.
Sindacati: “Ennesimo spot, pronti a mobilitazioni”
Ancora prima dell’incontro i sindacati sono già sul piede di guerra. Secondo Cgil, Cisl e Uil la mossa del governo è un atto dovuto, “l’ennesimo spot - tuona Rossana Dettori, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil – dal momento che il decreto è già pronto e verrà approvato domani in consiglio dei ministri”. Peggio: secondo i sindacati il testo non contiene nessuna riforma e non porterà a raggiungere gli obiettivi di trasparenza e semplificazione legislativa e burocratica di cui si parla da anni: “Avremo un decreto legge che parla solo di dirigenti, di riduzione dei dirigenti, di licenziamenti dei dirigenti e di tagli dei permessi sindacali”. E la Dettori annuncia “forme di mobilitazione anche importanti”.
Cosa chiedono i sindacati
Le richieste delle organizzazioni sono: il contratto nazionale “per rilanciare il lavoro pubblico”, lo sblocco del turnover e l’abolizione del trattamento di servizio. Su questo tema c'è divergenza tra le organizzazioni dei lavoratori pubblici e il governo sul numero dei posti che si libererebbero. Secondo l'esecutivo sono 10mila i posti in più per i giovani, ma per i sindacati si tratta della metà.