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ITALIA

La polemica

Salari accessori, Campidoglio contro Mef su restituzione 350 milioni. Marino: "Nulla da restituire"

Il Tesoro ha chiesto al Comune di restituire quasi 350 milioni di euro "indebitamente erogati". Marino convoca i sindacati, "Nessun salario sarà toccato". Sottosegretario Zanetti: il salario non doveva essere concesso a pioggia, la colpa è dei sindacati

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"Nessun salario dei dipendenti sarà toccato e nessun euro dovrà essere restituito né adesso né in futuro". Questa la posizione del sindaco Marino sulla richiesta del ministero dell'Economia di restituire 350 milioni di euro; secondo il Tesoro i soldi dati negli anni dal 2008 al 2013 dal comune di Roma ai 24mila dipendenti municipali sotto forma di salario accessorio sarebbero stati "indebitamente erogati". 
Il sindaco Marino ha incontrato i sindacati: la posizione di non toccare i salari, ha detto al termine dell'incontro "è confortata anche da un parere che abbiamo ottenuto dall'Agenzia governativa che si occupa di questi aspetti".

"Non esiste alcuna perentoria richiesta del Mef per l'immediata restituzione di 350 milioni di euro" era già stata la presa di posizione del Comune che ha spiegato che "il Mef dunque non è titolato ad esigere questa somma dal Campidoglio". E insieme alla smentita è giunta anche la rassicurazione: "il fondo e gli stipendi dei dipendenti non saranno toccati". 

Sindacati all'attacco
Dura la posizione dei sindacati. "Se toccano i già esigui salari dei lavoratori sarà guerra: dalle vie legali fino allo sciopero generale" dice Sandro Bernardini della Uil Fpl. "Metteremo in atto tutte le forme di protesta necessarie", gli fa eco Roberto Chierchia della Cisl Fp. Per Francesco Croce della Uil Fpl, ora "se l'amministrazione non corre ai ripari subito per salvaguardare i lavoratori purtroppo non si possono escludere scenari catastrofici, ovvero una tensione sociale nel corpo dei lavoratori che è l'ultima cosa che ci auguriamo per prepararci ad un evento fondamentale come il Giubileo".

Zanetti contro sindacati: hanno trasformato in barzellette le valutazioni di produttività
Il Mef replica duramenrte ai sindacati. I tecnici del ministero hanno sottolineato che "il salario accessorio non poteva essere dato a pioggia, ma doveva essere agganciato alla produttività del dipendente". Così in una nota il sottosegretario all'Economia Zanetti che attacca i sindacati responsabili di aver trasformato "in barzellette le valutazioni di produttività nella pubblica amministrazione". E' "doveroso sottolineare che il sindaco Marino, subito dopo la sua elezione, sottopose tutti i conti del Campidoglio, così come li aveva lasciati Alemanno, ad una due diligence proprio dei tecnici del Mef, dai quali ottenne uno studio accurato in cui si sottolineava come il salario accessorio non potesse essere dato a pioggia, ma doveva essere agganciato alla produttività del singolo dipendente. Enrico Zanetti come "ora i sindacati dei dipendenti minacciano sfracelli, ma, a Roma come altrove, sono i principali responsabili, insieme alla peggiore politica, di prassi consolidate che hanno trasformato in barzellette a danno di tutti gli altri cittadini quelle che dovrebbero essere le valutazioni di produttività nella pubblica amministrazione". 
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