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POLITICA

Salvini: "Noi con Grillo? Dopo la Brexit e Trump nulla è impossibile"

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"Questa Europa di cui tutti si lamentano oggi è governata da Renzi e Berlusconi, dai socialisti e dai popolari", dunque "chi ha affamato i popoli non si siederà mai al tavolo con me". Lo ha detto l'eurodeputato e segretario della Lega, Matteo Salvini, a "L'intervista di Maria Latella" su SkyTg24.

E' possibile che la Lega governi con Grillo? "Lui cambia idea ogni quarto d'ora. Io cerco di avere un progetto concreto", ma "dopo Brexit e Trump niente è impossibile", ha aggiunto il leader leghista, aprendo scenari diversi per la politica italiana.

Se perdo primarie si va avanti lo stesso
Se si andasse alle primarie nel centrodestra e ne uscisse sconfitto, Salvini resterebbe comunque all'interno della coalizione. "E' democrazia. E la democrazia non va bene solo se vinco io", ha detto il segretario della Lega Nord poi a Sky Tg24, "se vinco il confronto, si va avanti. Se perdo, si va avanti lo stesso".

Circa il rapporto con il leader di FI, intervistato oggi da "Repubblica", "se Berlusconi vuole prendere i voti del centrodestra per poi governare con il centrosinistra, come ha fatto Alfano, è bene che lo dica prima", sostiene Salvini.

"Il sistema proporzionale è l'anticamera dell'inciucio, Berlusconi lo dice", ha aggiunto Salvini. "Non prendiamo in giro la gente, o va bene una moneta tedesca o va bene una moneta italiana - ha aggiunto -. Quando Berlusconi dice che siamo d'accordo su quasi tutto, sul controllo della moneta non ha ancora capito cosa fare. Il giornale di casa sua sta scrivendo da una settimana che è meglio uscire dall'euro, si mettessero d'accordo in casa Berlusconi. Tenere il piede in due scarpe, un po' con la Merkel un po' con Salvini, non si può fare. Posso dare ragione a Berlusconi quando parla del Milan, non sui punti principali del programma, perché il futuro del Paese è più importante di quello del Milan", ha proseguito Salvini.

Berlusconi: votare adesso è da irresponsabili
"Non si può andare al voto a giugno. Le elezioni prima di novembre sono impossibili. Portare il Paese alle urne in queste condizioni è da irresponsabili". Lo afferma a 'Repubblica' il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che spiega che il suo obiettivo è ricandidarsi "quando la Corte di Strasburgo mi restituirà questo diritto".

Berlusconi dice anche di puntare a una riforma elettorale completamente proporzionale e ammonisce il capo della Lega, Matteo Salvini: "Saremo ancora alleati ma non sarà lui il leader del centrodestra". Di certo, aggiunge, Forza Italia non darà mai il suo sostegno a un governo guidato dal M5S. "Con Salvini e Meloni - fa sapere Berlusconi - ci siamo visti. Va tutto bene. In privato Matteo mi abbraccia, dice che ho ragione io. Poi in pubblico fa un po' lo sbruffoncello. Ma ormai lo conosco. Lui lo sa che non può essere il candidato premier. Sul programma siamo d'accordo al 95%. Solo sull'uscita dall'euro siamo in disaccordo".

"Sono stato molto critico sul modo nel quale l'Italia è entrata nell'Euro - aggiunge -. Forse è stato sbagliato entrarci. Ma oggi uscire dall'Euro sarebbe velleitario, l'Italia ne avrebbe ripercussioni gravissime per il suo debito pubblico e anche per le aziende e per il risparmio. Quello che potremmo studiare però - continua - è la possibilità di una moneta italiana con una doppia circolazione di moneta, euro e lira, in modo da riacquisire una parziale sovranità monetaria. L'Europa, però, deve cambiare strada con urgenza altrimenti la fine non solo dell'Euro ma dello stesso sogno europeista sarà inevitabile".

Del premier Gentiloni, l'ex Cavaliere afferma: "Gli riconosco uno stile e un garbo dei quali nella vita pubblica italiana si sentiva decisamente il bisogno. Sul piano personale ne ho stima, sul piano politico non posso dimenticare che guida un governo espressione del Pd e quasi fotocopia di quello di Renzi. Quindi siamo coerentemente, e ragionevolmente, all'opposizione".
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