ITALIA
'Drastico taglio ai fondi destinati all'accoglienza'
Salvini e la stretta sugli immigrati: "Finita la pacchia per i clandestini"
Oggi il ministro a Pozzallo: "Sulle Ong stiamo lavorando e ho le mie idee: quello che è certo è che gli Stati devono tornare a fare gli Stati e nessun vice scafista deve attraccare nei porti italiani"
"Sulle Ong stiamo lavorando e ho le mie idee: quello che è certo è che gli Stati devono tornare a fare gli Stati e nessun vice scafista deve attraccare nei porti italiani". Nel porto di Pozzallo c'è un hotspot per accogliere i migranti salvati dalle acque del Mediterraneo e il responsabile del Viminale oggi arriverà alle 15 nella cittadina del ragusano, dove nelle ultime ore sono arrivati moltissimi migranti, complici anche le condizioni meteo favorevoli. In mattinata, invece, Salvini sarà a Catania e a alle 17.30 concluderà la sua domenica siciliana a Modica.
Salvini ieri mattina, arrivando alla parata del 2 Giugno ai Fori Imperiali, ha definito la Sicilia "la nostra frontiera". "Voglio migliorare gli accordi con i Paesi da cui arrivano migliaia di disperati per il bene nostro e loro", ha aggiunto il leader del Carroccio, precisando che in Italia "non possiamo permetterci né per loro né per noi di continuare a mantenere alcune centinaia di migliaia" di migranti.
Salvini in 'missione' in Sicilia: "Basta business dei migranti, è vergognoso" https://t.co/nr1qj9ZRWJ
— Lega - Salvini Premier (@LegaSalvini) 3 giugno 2018
Solo ieri il segretario della Lega aveva annunciato un drastico taglio ai fondi destinati all'accoglienza. "Cinque miliardi sono troppi", aveva detto. Per poi dirsi "disponibile a ragionare su come aiutare anche economicamente i Paesi d'origine della migrazione. Dobbiamo andare in Tunisia, da dove parte la maggior parte di chi sbarca, in Marocco, in Egitto, in Libia anche se la situazione è complicata, a concordare che le partenze devono diminuire nell'interesse di tutti. Dobbiamo aiutare, anche economicamente questi Paesi, in modo che crescano le aziende, si aiutino le famiglie, e non partano più barconi".
Più morbide, invece, le posizioni che Salvini fa registrare per chi chiede legittimamente asilo. "Se uno scappa dalla guerra è il benvenuto - dice - altrimenti tutti gli altri non devono partire, e se partono non possono rimanere in Italia: se torna l'allarme a casa nostra ho le idee chiare su come porre la questione all'attenzione mondiale". "Martedì - conclude - ci sarà un vertice dei ministri dell'Interno Ue che però rappresenta un passo indietro per l'Italia: c'è in discussione un progetto che se dovesse passare vorrebbe dire altri 100mila migranti a casa nostra, qualcosa che non sta nè in cielo nè in terra e noi diremo di no".