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POLITICA

L'intervista a In Mezz'ora

Regionali, Salvini: "Pronto a sfidare Renzi. Al centrodestra offro di cambiare l'Italia"

"Dopo le elezioni mi siederò ad un tavolo con Silvio Berlusconi per capire se abbiamo cose in comune", dice il leader della Lega Nord

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Matteo Salvini si dice pronto ad "assumere la leadership del centrodestra", se gli elettori daranno "forza" alla Lega Nord alle elezioni regionali di domenica 31 maggio. Il leader del Carroccio - intervistato ad "In Mezz'ora" su Rai 3 - offre la propria disponibilità al dialogo a tutto il centrodestra e si dice pronto a "discutere con Silvio Berlusconi". 

"Se gli elettori andassero a votare e noi fossimo i secondi dopo Renzi, io ci sono, non mi tiro indietro". Salvini si rivolge poi al "popolo di Forza Italia":  "A Fi offro la possibilità di cambiare l'Italia. A chi votava Fi do la prospettiva di cambiare davvero il Paese senza i Fini e i Casini". 

Sull'organizzazione del fronte di centrodestra e sulla successione a Silvio Berlusconi, dice: "Io penso  a un progetto coerente e omogeneo basato su meno tasse. Non penso di mettere insieme tutti pur di sconfiggere Renzi. Serve un progetto omogeneo senza Alfano. E Berlusconi? Ne parliamo dopo il primo giugno".

Parole chiare, quelle di Salvini, anche su eventuali primarie per la scelta del nuovo leader di centrodestra. "Il futuro del centrodestra? Non penso ai partiti unici. Mi piacerebbe essere nelle mille piazze italiana chiedere agli elettori i primi 5 punti del programma e poi pensare eventuali nomi". Le primarie - spiega il leader della Lega Nord - mi fanno venire in mente quelle della sinistra, quelle in cui fanno votare i Rom. Parliamo di consultazioni apertissime, che siano le piazze a decidere" le battaglie del centrodestra e "penso che prenderebbero le nostre di battaglie".

Ad ogni modo, Salvini annuncia di volersi "sedere ad un tavolo con Silvio Berlusconi per ragionare sulle cose in comune". Anche sul piano personale, parole di rispetto per l'ex cavaliere: "Io non mi permetto di entrare in casa altrui e rottamare il vicino di casa. Berlusconi ha fatto tanto e può ancora fare tanto ma dovrebbe avere la forza di
andare avanti". 

"Renzi non va nelle piazze, perché non mantiene le promesse"
Salvini parla anche della popolarità del premier Matteo Renzi: "Perché gli altri leader alle Regionali non vanno in piazza? Non vanno in piazza perché temono che in piazza non ci vada nessuno. La popolarità di Renzi? Basta guardare alle figuracce, dalla scuola all'Iva alle pensioni. Le promesse alla lunga se non le mantieni ti mettono in difficoltà. Infatti Renzi in Veneto non è andato nelle nelle piazze".
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