ITALIA
32 le vittime dell'incidente
Costa Concordia 2 anni dopo il naufragio al Giglio, parla Schettino: "Cordoglio e dolore indelebile"
Nel secondo anniversario del naufragio l'ex comandante affida ad una nota il suo pensiero. Intanto l'udienza del processo in programma oggi è stata rinviata al 27 gennaio. Sit-in dei naufraghi , una corona d'alloro, fiaccole e lanterne ricordano le 32 vittime
Grosseto
Due anni sono passati da quando la Costa Concordia si adagiò di fronte all’isola del Giglio sulla fiancata di dritta. A 24 mesi dal naufragio le operazioni di recupero sono tutt’altro che terminate e, anzi, ancora deve essere individuato il porto in cui il relitto sarà condotto. La nuova udienza del processo, che avrebbe dovuto tenersi il 13 gennaio, a causa dello sciopero degli avvocati, è stata rinviata al 27 gennaio. Il comandante Francesco Schettino non si è presentato in aula, ha però voluto ricordare le vittime attraverso un messaggio in cui ha espresso “profondo cordoglio e vicinanza ai familiari".
Fiori e fiaccole per ricordare le vittime
In mare di fronte alle Costa Concordia è stata anche gettata una collona di alloro per ricordare le 32 vittime del naufragio. La corona, con la scritta Comune Isola del Giglio, è stata depositata davanti alla prua della nave, dopo la benedizione del vescovo Gugliemo Borghetti. Insieme alla corona alcuni familiari delle vittime hanno voluto lanciare anche un mazzo di fiori. Nella sera del secondo anniversario della tragedia, oltre 200 persone con le fiaccole in mano hanno sfilato in una lunga e silenziosa processione dalla chiesa di Giglio Porto fino alla lapide del molo rosso con incisi i nomi delle vittime del naufragio. E' stato il parroco Don Lorenzo,che la notte dell'incidente aprì le porte della chiesa ai naufraghi, a benedire la lapide. Trentadue palloncini bianchi e trentadue lanterne hanno riempito simbolicamente il cielo sopra l'Isola per ricordare i morti. Alle 21 e 45 minuti, l'orario dell'impatto, sul porto è calato il silenzio rotto solo dal suono delle campane e delle sirene delle imbarcazioni presenti.
Il Comandante Schettino
"Esprimo il mio più profondo cordoglio e rinnovo la mia vicinanza ai familiari delle vittime. Mi associo al silenzio commemorativo in aula che rinnova un dolore indelebile per tutto noi". Queste le parole di Schettino che in realtà, come lui stesso spiega, in aula a Grosseto non c'è: “Purtroppo non sarò presente (in aula, ndr) a seguito dell'adesione dei miei legali allo sciopero degli avvocati penalisti italiani in programma da oggi al 15 gennaio”.
L’udienza e il sit in
Una trentina di naufraghi della Concordia ha raggiunto in corteo il Teatro Moderno di Grosseto per partecipare all'udienza. I giudici hanno concesso in aula un minuto di silenzio, chiesto dalle parti civili, per ricordare le vittime. Un minuto di commozione e lacrime. "Non salirò mai più su una nave, neanche su un piccolo viaggio in traghetto'', ha detto Mandy Roadford, passeggera inglese della Concordia.
Sull'isola sono arrivate alcune decine di naufraghi e parenti delle vittime, molti di più di quanti mai visti alle udienze. Tra loro anche Madaleine, sorella di Erika Soria Molina, arrivata dal Perù. "Quello del ricordo - ha detto - è il momento più difficile della mia vita e della mia famiglia. Ma è necessario ricordare mia sorella anche se non c'é nessuna medicina che ci possa curare dalla tragedia che ci ha colpiti".
I naufraghi hanno risposto all'appello pubblicato su Internet da 'Giustizia per la Concordia' e migliaia sono stati i contatti, circa 6.000. "Oltre che un anniversario e una doverosa forma di rispetto per le 32 vittime ed i loro familiari – scrive Giustizia per la Concordia -, è un invito ad una mobilitazione generale per quei passeggeri ancora indignati e decisi a non far passare sotto indifferenza tutte le vere responsabilità del naufragio".
L'omelia
"È drammatico dover registrare naufragi della speranza, ma è consolante vedere quali energie riescono a sprigionare. Nessuno dovrà mai dimenticare" ha detto Guglielmo Borghetti vescovo di Pitigliano, Sovana e Orbetello nell'omelia per la messa in suffragio delle 32 vittime. Una preghiera per chi in quella notte perse la vita ma anche un pensiero per i soccorritori e i volontari, nelle parole del vescovo.
Dove andrà la Concordia
A 24 mesi dal naufragio ancora deve essere individuata la meta dell’ultimo viaggio della Concordia, il porto dove sarà condotta per essere smantellata una volta rimossa dal Giglio. Dopo il completamento della “prima fase”, cioè la manifestazione d’interessa da parte dei porti interessati, conclusasi nel novembre passato, è ancora in corso la “fase 2”, quella della formulazione delle proposte. A questa seconda fase seguirà la terza, quella della definizione di una short list finale e della scelta del porto che si aggiudicherà il relitto, scelta che dovrebbe avvenire tra fine febbraio ed inizio marzo prossimi.
Il porto che accoglierà la nave dovrà avere caratteristiche e infrastrutture adatte a ricevere un relitto di tali dimensioni (ad esempio una profondità di almeno 20 metri), ma anche attrezzature adeguate per la demolizione e il riciclo della nave in accordo con la normativa nazionale e internazionale applicabile e nel rispetto dei più elevati standard di tutela ambientale e di salvaguardia della sicurezza. Tra i dodici porti che hanno manifestato interesse per la Costa Concordia cinque sono in Italia. Si tratta di Genova, Piombino, Civitavecchia, Livorno e Palermo. A contendersi il relitto, oltre a 5 porti italiani, almeno altri 4 paesi: Francia, Norvegia, Regno Unito e Turchia.
Fiori e fiaccole per ricordare le vittime
In mare di fronte alle Costa Concordia è stata anche gettata una collona di alloro per ricordare le 32 vittime del naufragio. La corona, con la scritta Comune Isola del Giglio, è stata depositata davanti alla prua della nave, dopo la benedizione del vescovo Gugliemo Borghetti. Insieme alla corona alcuni familiari delle vittime hanno voluto lanciare anche un mazzo di fiori. Nella sera del secondo anniversario della tragedia, oltre 200 persone con le fiaccole in mano hanno sfilato in una lunga e silenziosa processione dalla chiesa di Giglio Porto fino alla lapide del molo rosso con incisi i nomi delle vittime del naufragio. E' stato il parroco Don Lorenzo,che la notte dell'incidente aprì le porte della chiesa ai naufraghi, a benedire la lapide. Trentadue palloncini bianchi e trentadue lanterne hanno riempito simbolicamente il cielo sopra l'Isola per ricordare i morti. Alle 21 e 45 minuti, l'orario dell'impatto, sul porto è calato il silenzio rotto solo dal suono delle campane e delle sirene delle imbarcazioni presenti.
Il Comandante Schettino
"Esprimo il mio più profondo cordoglio e rinnovo la mia vicinanza ai familiari delle vittime. Mi associo al silenzio commemorativo in aula che rinnova un dolore indelebile per tutto noi". Queste le parole di Schettino che in realtà, come lui stesso spiega, in aula a Grosseto non c'è: “Purtroppo non sarò presente (in aula, ndr) a seguito dell'adesione dei miei legali allo sciopero degli avvocati penalisti italiani in programma da oggi al 15 gennaio”.
L’udienza e il sit in
Una trentina di naufraghi della Concordia ha raggiunto in corteo il Teatro Moderno di Grosseto per partecipare all'udienza. I giudici hanno concesso in aula un minuto di silenzio, chiesto dalle parti civili, per ricordare le vittime. Un minuto di commozione e lacrime. "Non salirò mai più su una nave, neanche su un piccolo viaggio in traghetto'', ha detto Mandy Roadford, passeggera inglese della Concordia.
Sull'isola sono arrivate alcune decine di naufraghi e parenti delle vittime, molti di più di quanti mai visti alle udienze. Tra loro anche Madaleine, sorella di Erika Soria Molina, arrivata dal Perù. "Quello del ricordo - ha detto - è il momento più difficile della mia vita e della mia famiglia. Ma è necessario ricordare mia sorella anche se non c'é nessuna medicina che ci possa curare dalla tragedia che ci ha colpiti".
I naufraghi hanno risposto all'appello pubblicato su Internet da 'Giustizia per la Concordia' e migliaia sono stati i contatti, circa 6.000. "Oltre che un anniversario e una doverosa forma di rispetto per le 32 vittime ed i loro familiari – scrive Giustizia per la Concordia -, è un invito ad una mobilitazione generale per quei passeggeri ancora indignati e decisi a non far passare sotto indifferenza tutte le vere responsabilità del naufragio".
L'omelia
"È drammatico dover registrare naufragi della speranza, ma è consolante vedere quali energie riescono a sprigionare. Nessuno dovrà mai dimenticare" ha detto Guglielmo Borghetti vescovo di Pitigliano, Sovana e Orbetello nell'omelia per la messa in suffragio delle 32 vittime. Una preghiera per chi in quella notte perse la vita ma anche un pensiero per i soccorritori e i volontari, nelle parole del vescovo.
Dove andrà la Concordia
A 24 mesi dal naufragio ancora deve essere individuata la meta dell’ultimo viaggio della Concordia, il porto dove sarà condotta per essere smantellata una volta rimossa dal Giglio. Dopo il completamento della “prima fase”, cioè la manifestazione d’interessa da parte dei porti interessati, conclusasi nel novembre passato, è ancora in corso la “fase 2”, quella della formulazione delle proposte. A questa seconda fase seguirà la terza, quella della definizione di una short list finale e della scelta del porto che si aggiudicherà il relitto, scelta che dovrebbe avvenire tra fine febbraio ed inizio marzo prossimi.
Il porto che accoglierà la nave dovrà avere caratteristiche e infrastrutture adatte a ricevere un relitto di tali dimensioni (ad esempio una profondità di almeno 20 metri), ma anche attrezzature adeguate per la demolizione e il riciclo della nave in accordo con la normativa nazionale e internazionale applicabile e nel rispetto dei più elevati standard di tutela ambientale e di salvaguardia della sicurezza. Tra i dodici porti che hanno manifestato interesse per la Costa Concordia cinque sono in Italia. Si tratta di Genova, Piombino, Civitavecchia, Livorno e Palermo. A contendersi il relitto, oltre a 5 porti italiani, almeno altri 4 paesi: Francia, Norvegia, Regno Unito e Turchia.