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ITALIA

Coronavirus

​Scuola, Azzolina: banco singolo consigliato da Cts come misura di distanziamento

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"L'utilizzo del banco singolo è formalmente consigliato dal nostro Comitato tecnico scientifico come misura di distanziamento". Lo scrive su Facebook la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, in un lungo post in cui replica ad un articolo dell'economista Tito Boeri pubblicato oggi sulla Repubblica.

Azzolina sottolinea che "per la riapertura a settembre di tutte le scuole abbiamo iniziato a lavorare nel mese di aprile. Il comitato di esperti ha fornito proposte che hanno poi ispirato le Linee guida, un documento discusso con tutte le parti coinvolte nel sistema scolastico. Documento infine approvato da Regioni ed Enti locali. Le Linee guida sono operative da più di un mese. In queste settimane stiamo lavorando, e continueremo a farlo, per risolvere criticità derivanti da anni di tagli profondi che hanno indebolito il sistema".

Sulla questione dei banchi, poi, Azzolina afferma che il ministero "non ha imposto niente. Ha chiesto, scuola per scuola, se vi fosse necessità di banchi monoposto. E, nel caso, di giustificarla. Il Ministero ha indicato alle istituzioni scolastiche diverse misure per garantire il distanziamento. Una delle quali è rappresentata dal rinnovo degli arredi. Molte scuole ne hanno fatto richiesta, a dimostrazione del fatto che si tratta di una misura utile. Sul totale delle richieste, circa una scuola secondaria su quattro ha chiesto il banco innovativo invece di quello tradizionale. Per esigenze didattiche".

Azzolina ricorda quindi, a proposito delle basi scientifiche su cui si poggia la decisione, che "l'utilizzo del banco singolo è formalmente consigliato dal nostro Cts come misura di distanziamento. Il banco singolo aiuta il dirigente scolastico ad organizzare lo spazio per garantire il distanziamento e, in molti casi, a lasciare unito il gruppo classe. È anche abbastanza intuitivo, per la verità. Ma, ripeto, è indicazione precisa, nero su bianco, del Cts. Aggiungo che si tratta di una misura che oltre a dare una risposta sul piano dell'emergenza epidemiologica rappresenta un investimento strutturale: rinnovare gli arredi scolastici in scuole che hanno dotazioni vecchie di 40 anni dimostra" che "finalmente gli studenti non sono trattati come burattini ma sono al centro dell'azione dell'amministrazione e della politica".

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