ITALIA
Coronavirus
Scuola. Miozzo (Cts): avrei reso test agli insegnanti obbligatori
"Tutti si rendono conto che ci sono rischi ma sono valutati sul piatto di bilancia che sono assoluti sulla necessità di riaprire la scuola"
"Avrei reso obbligatori i test sierologici ai docenti questo in virtù della certezza propria e di chi sta attorno per un senso di responsabilità. E' una procedura invasiva che deve avere un percorso normativo, ma siete voi i rappresentanti del parlamento", ha detto Miozzo rispondendo alle domande dei deputati.
Tutti ci rendiamo conto che ci sono dei rischi ma il rischio e' valutato in bilanciamento con il beneficio della assoluta necessita' e dell'urgenza di riaprire le scuole".
Sono state date indicazioni differenti per tre fasce d'eta', ha ricordato Miozzo. "Da 0 a 6 anni, nella scuola dell'infanzia - ha ricordato - i bimbi non dovranno portare la mascherina, obbligatoria invece per gli operatori. Da 6 a 10 anni, i bambini dovranno indossare la mascherina sui mezzi pubblici e sugli scuolabus e quando entrano a scuola, mentre potranno toglierla una volta seduti se viene rispettato il distanziamento. Niente mascherina, naturalmente, a mensa o durante le attivita' sportive. Da 10 anni in su, l'obbligo di mascherina vale in tutte le situazioni in cui non e' rispettato il distanziamento".
"Nel corso dell'anno scolastico abbiamo immaginato ci siano dei cluster, dei campioni sia per docenti che per gli studenti. E' una raccomandazione che il comitato ha già immaginato di poter dare e sostenere".
Miozzo parla di 'bufala gigantesca' in merito ai bambini prelevati a scuola in caso di positività. "I genitori saranno i primi ad essere informati, come generalmente avviene per questioni sanitarie all'interno della scuola". Secondo il direttore del Cts "sullo scuolabus pieno deve essere predisposto un tempo massimo di 15 minuti per il tempo di percorrenza". Purtroppo sulla scuola "è frustrante sapere che non possiamo dare sicurezze granitiche a chi ha il dovere di una pianificazione nel lungo e medio periodo. Non c'è uniformità in tutto il mondo, non solo tra Paesi europei. Questo ci genera importanti problemi", ha concluso.
E in generale sui contagi e sull'app Immuni "finora il riscontro non è stato enorme". "L'estate e' stata vissuta in maniera tradizionale e ora paghiamo alcune libertà che qualcuno si è preso contraddicendo le indicazioni". "Il trend in questo momento e' sotto controllo anche se i numeri sono in ascesa".
"Non abbiamo mai ceduto a pressioni politiche, non c'e' stata mai forzatura da parte ne' del governo ne' dei singoli ministri ne' dei rappresentanti delle varie forze politiche per imporci una lettura diversa da quella che la scienza ci impone di dare".
"Sto ricevendo migliaia di mail provocatorie, di minacce, di insulti per il lavoro da tecnico che sto
facendo. Faccio finta di non leggerle e le metto tutte in una cartella della mia posta elettronica. Stanno lì".