TECH
I due giganti dell'e-commerce si contendono un mercato miliardario
La guerra cinese tra Alibaba e Tencent
Il commercio online in Cina è passato dai 221 miliardi di dollari del 2012 ai 335 miliardi del 2013. E i due principali competitors, Alibaba (un tempo monopolista) e Tencent (proprietaria di WeChat), hanno deciso d'indossare i guantoni
Cina
Fino al 2012, il colosso Alibaba deteneva quasi il monopolio dell’e-commerce cinese, con siti come Taobao e Tmall. Nel frattempo, Tencent si limitava ad operare nel campo della messaggistica e dei social network con i popolari QQ e WeChat.
Tutto questo è cambiato radicalmante nel giro di pochi mesi. “Tencent ha adottato una tattica più aggressiva nel mercato dell’e-business, sfidando Alibaba e la maggior parte dei servizi offerti [dalle due aziende] si stanno sovrapponendo”, ha dichiarato Bryan Wang, analista alla Forrester Research al quotidiano indiano Economic Times.
La risposta di Alibaba: giochi
La controffensiva da parte di Alibaba si è spostata sul mercato dei giochi online. Un business cresciuto del 30% nell’ultimo anno, raggiungendo i 14 miliardi di dollari, secondo le stime dell’agenzia governativa di monitoraggio.
Una mossa che punta dritto al core business di Tencent, dal quale ricava più della metà dei propri profitti. Attualmente Tencent sfrutta i circa 270 milioni di utenti attivi della piattaforma WeChat per spingere gli acquisti in-game, come fa Facebook in occidente.
Spedizioni più veloci
Inoltre, Alibaba ha anche comunicato di aver investito 360 milioni di dollari in una joint venture con Haier Group, il colosso degli elettrodomestici cinesi, per migliorare il servizio di spedizioni. Pochi mesi prima Alibaba aveva siglato un accordo di collaborazione con Sina Wiebo, il popolare servizio di microblogging e diretto competitor di WeChat, piattaforma popolare anche in Italia.
Tencent attacks
Colpita su WeChat, la risposta Tencent non si è fatta attendere, spostando la sfida sui servizi di pagamento on-line, fin ora monopolio di Alibaba con AliPay, che offre servizi simili a PayPal.
Tencent dal 2014 ha implementato su WeChat un servizio di pagamento online, supportato dalla piattaforma TenPay, con cui è possibile, oltre che effettuare acquisti online, anche pagare una corsa in taxi o un biglietto del cinema.
Logistica mirata
Tencent non si è limitata alla piattaforma per gli acquisti ma ha anche annunciato investimenti per 193 milioni di dollari, assicurandosi il 10% delle quote di China South City Holding Ltd., il più grande trade-center cinese e colosso della logistica, con base a Shenzhen, alle porte di Hong Kong.
La strategia di Tencent è quella di attirare nuove imprese verso il business online, grazie alle sinergia tra China South City e la piattaforma di e-commerce.
“China South City opera come factory outlet per marchi come Nike e Adidas”, ha detto Martin Lau, presidente di Tencent, indicando l’interesse dell’azienda a “esplorare possibilità di collaborazione con marchi firmati per dei servizi di online-outlet”, incrementando le opportunità di penetrazione nel fiorentissimo mercato cinese.
Ad Alibaba la prossima mossa.
(con informazioni dalla Cina di Mauro Lovecchio @MauroLovecchio)
di Celia Guimaraes
Tutto questo è cambiato radicalmante nel giro di pochi mesi. “Tencent ha adottato una tattica più aggressiva nel mercato dell’e-business, sfidando Alibaba e la maggior parte dei servizi offerti [dalle due aziende] si stanno sovrapponendo”, ha dichiarato Bryan Wang, analista alla Forrester Research al quotidiano indiano Economic Times.
La risposta di Alibaba: giochi
La controffensiva da parte di Alibaba si è spostata sul mercato dei giochi online. Un business cresciuto del 30% nell’ultimo anno, raggiungendo i 14 miliardi di dollari, secondo le stime dell’agenzia governativa di monitoraggio.
Una mossa che punta dritto al core business di Tencent, dal quale ricava più della metà dei propri profitti. Attualmente Tencent sfrutta i circa 270 milioni di utenti attivi della piattaforma WeChat per spingere gli acquisti in-game, come fa Facebook in occidente.
Spedizioni più veloci
Inoltre, Alibaba ha anche comunicato di aver investito 360 milioni di dollari in una joint venture con Haier Group, il colosso degli elettrodomestici cinesi, per migliorare il servizio di spedizioni. Pochi mesi prima Alibaba aveva siglato un accordo di collaborazione con Sina Wiebo, il popolare servizio di microblogging e diretto competitor di WeChat, piattaforma popolare anche in Italia.
Tencent attacks
Colpita su WeChat, la risposta Tencent non si è fatta attendere, spostando la sfida sui servizi di pagamento on-line, fin ora monopolio di Alibaba con AliPay, che offre servizi simili a PayPal.
Tencent dal 2014 ha implementato su WeChat un servizio di pagamento online, supportato dalla piattaforma TenPay, con cui è possibile, oltre che effettuare acquisti online, anche pagare una corsa in taxi o un biglietto del cinema.
Logistica mirata
Tencent non si è limitata alla piattaforma per gli acquisti ma ha anche annunciato investimenti per 193 milioni di dollari, assicurandosi il 10% delle quote di China South City Holding Ltd., il più grande trade-center cinese e colosso della logistica, con base a Shenzhen, alle porte di Hong Kong.
La strategia di Tencent è quella di attirare nuove imprese verso il business online, grazie alle sinergia tra China South City e la piattaforma di e-commerce.
“China South City opera come factory outlet per marchi come Nike e Adidas”, ha detto Martin Lau, presidente di Tencent, indicando l’interesse dell’azienda a “esplorare possibilità di collaborazione con marchi firmati per dei servizi di online-outlet”, incrementando le opportunità di penetrazione nel fiorentissimo mercato cinese.
Ad Alibaba la prossima mossa.
(con informazioni dalla Cina di Mauro Lovecchio @MauroLovecchio)
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