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POLITICA

La convention a Palermo

#sfiduciaday, Grillo: "Nessuna differenza tra un uomo d'affari e un mafioso"

La manifestazione del Movimento 5 Stelle punta a portare in piazza i cittadini scontenti del governo Crocetta e mira a raccogliere le firme contro il governatore. Il leader M5S si scaglia contro il Colle e poi parla della mafia: "Prima aveva una morale, poi sono arrivati gli uomini d'affari. Converrebbe quotarla in borsa"

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"Hanno impedito a Riina e Bagarella di andare da Napolitano ma per proteggerli da lui e non il contrario, perché dopo un 41 bis un Napolitano bis è troppo". Così il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo nel suo comizio per lo "sfiducia day", la manifestazione organizzata a Palermo dal Movimento 5 Stelle che punta a portare in piazza i cittadini scontenti del governo Crocetta e mira a raccogliere le firme contro il governatore.

"La mafia prima aveva una morale"
Grillo parla di mafia e dice: "La mafia è stata corrotta dalla finanza, prima aveva una sua condotta morale e non scioglieva i bambini nell'acido. Non c'è differenza tra un uomo d'affari e un mafioso, fanno entrambi affari: ma il mafioso si condanna e un uomo d'affari no [...] Bisognerebbe quotare la mafia in Borsa - aggiunge - e se si investe si guadagnerebbe". 

"Voto scambio" se si potesse scaricare su tasse
E nel suo intervento c'è spazio anche per il voto di scambio: "In Sicilia siete sempre stati un bacino di voti da Andreotti a Lima, fino ai 61 seggi a 0 in favore di Berlusconi. Ma vi capisco maledetti: io lo metterei all'asta il voto anche per 92 euro da scaricare sulle tasse. Prima eravate interessanti perché c'era lo scambio del voto con il lavoro ma ormai il lavoro non c'è più...".

Di Maio: Napolitano doveva dimettersi
Critico con Napolitano anche l'esponente di primo piano del movimento Luigi Di Maio: "I giudici sono gli unici che meriterebbero la solidarietà, anche per le minacce che ricevono quotidianamente. Il presidente del Consiglio avrebbe dovuto consigliare al presidente della Repubblica di dimettersi".
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